CATANIA – Dice e non dice, non dice e dice, Pietro Lo Monaco, addì del Catania, interviene nello speciale Calciomercato in onda su Sport Italia per confondere le acque, smentire tutto lo smentibile ed anche di più. Quando il mercato inizia ad esser d’attualità più che strategia, si tratta di necessità.
Così, a dispetto di quanto unanimemente riportato su tutti i quotidiani odierni: “Montella? Non l’ho incontrato affatto. Non so chi abbiano potuto vedere, i giornalisti, al centro sportivo o a Taormina. E’ un incontro che non è avvenuto.
Torrente, Marcolin? “Posso solo dire – risponde il dirigente etneo – che nei prossimi giorni avrò dei contatti con alcuni allenatori – ed a domanda più circostanziata – Conosciamo Torrente, Marcolin, Montella, Torrente, Di Carlo, De Canio. Valuteremo qual è la candidatura più adatta a noi, ricordandoci che solo da pochi giorni abbiamo risolto il contratto con Simeone”.
“Quando abbiamo scelto Simeone l’abbiamo fatto per dare una scossa ad una squadra appiattita, nella speranza che riuscisse a dar qualcosa in più rispetto a quanto fatto fino a quel momento. Siamo rimasti soddisfatti ma sono sorte esigenze ed aspettative diverse di Simeone, orientato ad altri lidi, come nostre di guardare più al nostro territorio.
E sul mercato? In studio c’è l’esperto del mercato sudamericano, Borghi, che ha però scarsa fortuna nel cercar di indovinare quale siano stati gli obiettivi del viaggio argentino dell’addì etneo: “Martinuccio, Pizarro, Piriz, Alvarez”, per ciascun candidato proposto, Lo Monaco trova un difetto, un impedimento al suo approdo al Catania: “questo costa troppo, quest’altro è lento, quello è bravo ma non ha un buon gioco aereo”.
“Martinuccio non mi sembra un giocatore continuo, ma fino a poche partite fa non era nemmeno titolare. E’ una seconda punta che presuppone una squadra che giochi col 4-4-2 mentre il Catania ha nel suo DNA il 4-3-3. Mi sembra difficile riuscire a prenderlo. Qualche buon giocatore c’è in giro, peccato non sia alla nostra portata.
“Piriz non è male, è giovane, si esprime bene in tutte le fasi ma i buoni giocatori ci sono dappertutto. In Brasile ce ne sono una miniera, in Argentina pure, spesso sottostimati dalle osservazioni degli esperti, come Alvarez: non gioca da titolare nel Velez ma farebbe le forturne di qualunque squadra, purtroppo se non costano da 15mln in su certi clun nemmeno li prendono in considerazione certi giocatori.(l’esterno ha gli occhi addosso del d.s. della Roma, Sabatini).
“Il vero miracolo del Sudamerica è l’Uruguay, un paese con un numero di abitanti limitato ma che sforna talenti incredibili. Mier è un attaccante da attenzionare , più di Martinuccio. Pizarro è lento per il campionato italiano.
Insomma, tutto ed il contrario di tutto, che non dice niente ma che certo farà sbizzarrire giornali e tifosi in dibattiti ed ipotesi che certo, nei prossimi giorni, impazzeranno, lasciando così spazio e libertà all’addì di portar avanti, sottotraccia, tanto le trattative ormai pubbliche quanto, e senza dubbio saranno in numero maggiore, quelle che dichiarazioni come queste contribuiranno a far rimanere nell’ombra.
[Redazione Tutto Catania – Fonte: www.mondocatania.com]