TORINO – Si fa sempre più interessante la trattativa in corso, tra Catania e Torino, per la permanenza in granata di Mirko Antenucci. Il giocatore, in compartecipazione col Torino, vuol rimanere in granata, un desiderio espresso chiaramente e che ha trovato l’unanime consenso delle due dirigenze, intenzionate a risolvere la compartecipazione nel minor tempo e nel miglio modo possibile.
Il Torino dovrà versare la cifra di 1,5 mln di euro nelle casse del Catania, un conguaglio consistente ma che l’addì Lo Monaco non pensa lontanamente di scontare. Così, a farsi largo è il piano B, quello in cui è il Catania a pagare un conguaglio, cedendo Antenucci e prelevando Bianchi. La mossa, come chiarito anche due giorni addietro, quando l’ipotesi d’un simile affare è balzato alla cronaca, resta comunque soggetta alla disponibilità di Bianchi (ex Lazio, Manchester City) di ridurre consistentemente il proprio ingaggio.
Sull’attaccante, classe 1983, tante squadre di serie A (Napoli, Fiorentina, e non solo) che potrebbero garantire uno stipendio annuo superiore a quello nelle corde del Catania, ma non certo la stessa continuità che, ad un giocatore rimasto una promessa, serve indispensabilmente per rilanciarsi nel calcio che conta dopo tre anni di insuccessi per di più in serie B.
In tal senso l’addì etneo Lo Monaco è stato chiaro, come riporto il quotidiano torinese La Stampa: “Non ho ancora sentito Bianchi, ma tutta Italia sa benissimo esser un giocatore che piace a questa dirigenza, lo seguiamo e stimiamo da tempo. Il suo grande problema è l’ingaggio, troppo pesante. In questo momento solo i club di alta fascia potrebbero raggiungere quelle cifre. Ma chi è disposto ad investire così tanto su un giocatore che ha disputato gli ultimi due anni in serie B? Nessuno. Se Bianchi rientrerà nell’ottica di ridursi l’ingaggio ci potremmo mettere a tavolino, altrimenti ogni discorso sarebbe impossibile. Prestito? Non credo, ma nel calcio tutto è possibile”.
Inquadrando chiaramente l’affare nella compartecipazione di Antenucci, Lo Monaco aggiunge: “Il Toro ha il diritto di riscatto e noi lo aspetteremo anche se sull’attaccante c’è il pressing di due società di serie A. I rapporti tra i due club sono ottimi: ci siederemo attorno ad un tavolo da buoni amici. La nostra volontà è di chiudere con i granata. Non raggiungere l’accordo sarebbe una sconfitta”.
Appunto per lavorare sul ridimensionamento delle richieste di Bianchi, il Torino ha deciso di spostare l’incontro col Catania, previsto per oggi, a venerdì. Se l’attaccante non dovesse ritenere Catania una piazza economicamente gradevole, allora o la merce di scambio sarà altra o l’affare rischia di saltare senza 1,5 mln sul piatto.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]