FORMELLO – Il Profeta si riprende la Lazio. Reja ha deciso, Hernanes può tirare un sospiro di sollievo: il timore della seconda esclusione consecutiva è alle spalle.
Tra meno di 48 ore l’Olimpico lo vedrà nuovamente protagonista. “Profeta in patria”, è l’eccezione che smentisce il detto. Quello capitolino è il suo stadio, è la sua casa, è l’habitat naturale in cui riesce ad esprimere con maggiore continuità i suoi lampi di genio. L’ultima casalinga contro il Cesena l’ha steccata. Una prestazione apatica che ha fatto da viatico all’esclusione di Napoli; ma in quella circostanza, oltre ad una condizione atletica discutibile, pagò la scelta di Reja, che decise di arretrare il suo raggio d’azione. Da mezz’ala, alla sinistra di Matuzalem, sensibilmente allontanato dall’area di rigore avversaria, imbottigliato nel traffico di centrocampo, costretto a guardarsi alle spalle e depotenziato delle sue armi migliori. Libero di colpire e di rifinire sulla trequarti avversaria: è in quella porzione del campo che il numero 8 di Recife ha incanto i propri tifosi ed ha siglato 7 delle sue 8 reti stagionali. All’Olimpico si sente protetto, a ridosso delle punte (o della punta) si è dimostrato decisivo.
Quasi un paradosso per uno che otto mesi fa è sbarcato in Italia professandosi “volante”, centrocampista a tutto campo. L’assestamento nel nuovo ruolo è stato graduale, discusso in Brasile, ma alla fine l’ha convinto. Gli ha permesso di accelerare l’adattamento ai ritmi, ben più alti, del calcio italiano e di valorizzare il suo bagaglio tecnico, fatto di dribbling stetti, giochi di gambe e quell’irresistibile desiderio di centrare lo specchio della porta con conclusioni dalla distanza. Destro o sinistro non importa, quel che conta è sentirsi a proprio agio: “Ormai mi sento una mezza punta. Dopo aver giocato in tutte le posizioni del campo ai tempi della giovanili del San Paolo, facendo persino il terzino, adesso sono tornato nel mio ruolo iniziale e sono felice”, confessò alla vigilia dell’ultimo derby del 13 marzo. Per il momento, la stracittadina è il suo unico cruccio della nuova esperienza europea. La Champions league, invece, è un sogno ancora intatto. Così come per Reja che, dopo essersi preso qualche giorno di riflessione ed averlo testato anche sulle corsie esterne (mercoledì a sinistra, nel primo tempo dell’amichevole in famiglia di ieri a destra), ha sciolto il nodo. Non è più tempo di panchina per l’ex San Paolo, l’Olimpico chiama e lui potrà rispondere giostrando nel suo ruolo preferito. Trequartista, a prescindere dal modulo.
SFIDA SCULLI-FLOCCARI, IL NUMERO 22 NEL 4-3-1-2 – L’indisponibilità di Mauri ha aperto i battenti anche alla soluzione Floccari. Tutte le indicazioni provenienti dal campo in settimana hanno lasciato intendere ad un sicuro rilancio dell’attaccante di Nicotera. Ieri, è stato provato in tandem con Mauro Zàrate. Prima come trequartista nel 4-2-3-1, poi, sul finire in un 4-3-1-2, defilato sulla sinistra. Le duplici prove sono proseguite anche ieri, quando sono andate in scena una serie di esercitazioni di attacco contro difesa, con partitella finale in famiglia, nella quale la punta ha nuovamente affiancato l’argentino ed usufruito degli assist del brasiliano. Il suo utilizzo sembrava scontato a prescindere dal modulo, ma ora il quadro appare più chiaro. Floccari scenderà in campo dal primo minuto nel caso in cui Reja decidesse di ripresentare con il “rombo di centrocampo” e le due punte. Soluzione che con il passare delle ore prende sempre più piede. In questo caso si muoverebbe nella posizione di seconda punta vicino a Zàrate (comunque certo di una maglia da titolare), con Hernanes vertice alto del rombo, Gonzalez accentrato nel ruolo di mezz’ala destra e Brocchi in quello di intermedio mancino.
SCULLI NEL 4-2-3-1 – In caso contrario – molto dipenderà anche dalla disposizione del nuovo Parma di Colomba – il consolidato 4-2-3-1 resterebbe invariato, con Floccari che partirebbe nuovamente dalla panchina per lasciare spazio a Sculli a sinistra, mentre Gonzalez resterebbe largo a destra (Hernanes sempre trequartista centrale). Il vero ballottaggio del momento, dunque, non coinvolge Hernanes, come ipotizzato ieri, ma vede protagonisti i due ex genoani. Floccari contro Sculli, che sul finire della seduta di ieri ha accusato anche un leggero fastidio alla schiena che gli ha consigliato di lasciare il terreno di gioco anzitempo. Nulla di grave, questo pomeriggio si è allenato senza problemi.
RADU MIGLIORA, MA CON IL PARMA TERZA DA TITOLARE PER GARRIDO – Delineata la situazione dalla cintola in su, negli altri due reparti restano decisamente minori dubbi. A centrocampo ed in difesa, infatti, Reja ha gli uomini contanti. In cabina di regia non ci sarà Matuzalem, che deve scontare il secondo dei quattro turni di stop disciplinare, ma tornerà Ledesma. Come già detto al fianco dell’argentino (o alla sinistra in base al modulo) ci sarà Brocchi che, dopo due giorni di assenza per motivi famigliari, già ieri era tornato regolarmente ad allenarsi con il resto del gruppo; così come Bresciano che resta la prima alternativa in mediana. Ancora minori sono le opzioni difensive. Al fianco di Dias sarà Stendardo a fare le veci di Biava, mentre sulla sinistra è certa la terza di fila dal primo minuto per Garrido. Radu, infatti, dopo 5 giorni di assenza è rientrato alla base solo nella giornata di ieri, quando si era limitato a svolgere un lavoro differenziato. Ieri ha replicato. E’ stata soprattutto l’occasione per monitorare la condizione del polpaccio, che 23 giorni fa ha patito una lesione tra il primo ed il secondo grado. Sul finire della scorsa settimana il quadro clinico appariva confortante, si attendeva il via libera definitivo dalla risonanza che era stata fissata per martedì scorso, ma il grave lutto famigliare ha rivisitato i piani dello staff medico, che solo ieri ha potuto sottoporre il ragazzo agli accertamenti strumentali. Il problema muscolare è sostanzialmente in via di smaltimento, ma tra 48 ore contro i gialloblù non ci sarà: “Il suo rientro definitivo nel gruppo avverrà a partire dalla prossima settimana”, ha spiegato ieri il medico sociale Salvatori.
MAURI TORNA IN GRUPPO, ROCCHI SPERA NELLA CONVOCAZIONE – E’ tornato ad allenarsi con il resto con il resto della compagnia lo squalificato Mauri, che negli ultimi tre giorni aveva lavorato a parte per una noia muscolare. Indisponibile ancora Diakitè (reduce da una frattura alla tibia), che rientrerà a Formello solo tra martedì e mercoledì prossimo, mentre Tommaso Rocchi, dopo i 4 mesi di assenza dovuti dal problema al collaterale del ginocchio, può ormai da giorni festeggiare il completo recupero, almeno dal punto di vista clinico. Si sta allenando regolarmente ormai da 10 giorni, ieri è stato pienamente coinvolto anche nelle esercitazioni tecnico-tattiche, ora spera di strappare una convocazione nell’ultima rifinitura che andrà in scena oggi alle 15. Due ore prima conferenza stampa di Reja.
Queste le due ipotesi di formazione per l’incontro con il Parma: tutto ruota intorno al ballottaggio Sculli-Floccari, Hernanes titolare:
1 – (4-3-1-2): Muslera, Lichtsteiner, Stendardo, Dias, Garrido; Gonzalez, Ledesma, Brocchi; Hernanes; Floccari, Zàrate.
2 – (4-2-3-1): Muslera, Lichtsteiner, Stendardo, Dias, Garrido; Brocchi, Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Sculli; Floccari;
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]