Lopez: “Sono più amareggiato che arrabbiato”

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logo-cagliariA fine partita si dichiara deluso mister Lopez: “Sono più amareggiato che arrabbiato. Mi conforta che la prestazione l’ho vista. Fino all’occasione in pieno recupero al novantaduesimo con Astori che non è arrivato a correggere in rete. A livello di disciplina bisogna essere però più maturi e meno ragazzini. Mi amareggia vedere che sono i più esperti, Dessena oggi, Conti e Pinilla recentemente, a commettere ingenuità che hanno poi ripercussioni nelle partite successive, privandoci di preziose risorse. Però c’è poco da andare per il sottile, mercoledì si torna in campo, troviamo un Verona ferito dai cinque gol incassati oggi, voglioso di immediato riscatto. Non regalerà nulla, a maggior ragione sta a noi sfoderare la maiuscola prestazione. Sono fiducioso che i nostri attaccanti si sbloccheranno, non possono rimanere per sempre con le polveri bagnate. L’episodio contestato mi è parso rigore da bordo campo, però mi riservo di rivedere con calma le immagini alla tv”.

Vlada Avramov è laconico, tanto da sintetizzare in una frase il suo intero pensiero, che però poi esplicita e argomenta: “Se giocavamo per altri tre giorni ininterrottamente, sono certo che non mi avrebbero mai segnato su azione manovrata. Sono categorico nel dire che anche il pareggio ci sarebbe stato stretto. Oggi uscire da qui col punticino avrebbe significato accontentarsi. C’erano tutte le condizioni per portare a casa l’intera posta in palio. Là davanti c’è il problema di buttarla dentro, però con la gran mole di gioco anche oggi prodotta, è ingiusto non trovare la via della rete. Ho giocato anche altrove, in squadre nelle quali posso dire che un intervento come quello di Dessena oltre la metà delle volte non sarebbe stato sanzionato con il calcio di rigore”.

Astori non si rifugia in pretesti di comodo: “É inutile arrampicarci sugli specchi per cercare alibi. Dico solo che siamo chiamati a dimostrare una maturità dieci volte superiore ai giocatori di club blasonati come Juventus, Roma e Napoli. Viste tutte le disavventure societarie, lo stadio a capienza limitata, l’esilio, la generale incertezza, abbiamo già dato ampiamente dimostrazione di saper tenere i nervi saldi, insieme a buona lucidità e sangue freddo. Adesso guai a sbagliare la partita mercoledì. Tornare subito in campo è il migliore antidoto. Ci fa proiettare subito nel futuro, senza farci piangere sul latte versato e con rimpianti inutili. I risultati degli altri campi hanno fatto si che il vantaggio si sia assottigliato di una sola lunghezza; si può dunque guardare con ottimismo alla partita contro il Verona, sfida nella quale dobbiamo in qualsiasi maniera fare risultato”.

[Federico ventagliò – Fonte: www.tuttocagliari.net]