Roma – Al centro della prima calda settimana di luglio tiene banco il mercato. Lotito intervenuto all’evento di promozione della polisportiva al Canottieri Lazio si intrattiene con i cronisti e parla anche di mercato. La prima domanda è sull’arrivo imminente di Lork Cana: “Siamo abituati a parlare poco e a fare i fatti, i contratti valgono quando sono depositati, quando verranno depositati ne parleremo. Sicuramente bisogna dire che la Lazio ha intrapreso un cammino di miglioramento per poter tornare ad occupare i posti che gli competono non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Tutto questo per dare soddisfazioni ai nostri tifosi e per dare certezza del futuro, in questo momento la Lazio, con tutti i problemi che ci sono nel calcio, costituisce un punto di riferimento e deve continuare ad essere così”.
Il ritiro di Auronzo di Cadore è prossimo, giovedì riunione del gruppo e poi via con la nuova stagione, ma la rosa è da sfoltire: “La rosa è troppo lunga? Lo scorso anno abbiamo dimostrato con gli stessi problemi di poter mettere insieme una squadra competitiva e che fosse in equilibrio per la gestione, quest’anno faremo altrettanto. Non voglio preoccuparmi di un qualcosa che è indice di abbondanza e crescita, è chiaro che coloro che non sono più funzionali al progetto Lazio e vorranno maturare un’esperienza altrove verranno messi nella condizione di farlo”. Dove può arrivare allora questa Lazio: “Non si fanno proclami sugli obiettivi, vediamo il campo cosa che ci riserverà, speriamo di essere messi nella condizione di esprimere le nostre qualità al meglio”.
Arrivato, o quasi, Cana ora tutta la tifoseria aspetta a braccia aperte Djibril Cissè, un posto in attacco però deve essere liberato da Floccari: “I giocatori che stiamo visionando sono diversi, dopo l’arrivo di Klose avevo detto che sarebbero arrivati altri giocatori come il tedesco. La società sta lavorando, vedremo quello che riusciremo a fare. Tutto questo chiaramente nell’ottica che questo organico deve essere agile e non appesantito da situazioni di conflitti interni”. L’ultima battuta è ancora sulla polemica con il Coni, ma Lotito stavolta taglia corto: “La Lazio farà valere nelle sedi opportune tutto quello che ritiene opportuno, ovviamente sempre nel rispetto delle norme”.
L’evento e la polemica contro la Roma: «La lupa di Romolo e Remo è il simbolo di Roma, non della Roma» – Nasce la nuova polisportiva Lazio e il grande progetto di Claudio Lotito è quello di realizzare una cittadella dello sport che possa accogliere tutte le sezioni biancocelesti. In un giorno di grande lazialità come quello di oggi al canottieri Lazio c’è stato modo di parlare tra presidenti, di confrontarsi e anche di riaprire una polemica storica, che va avanti da anni. Lotito accusa la società giallorossa di essersi appropriata negli anni di un simbolo che apparteneva alla città di Roma: “Diciamo che il simbolo originario dell’altra squadra non era quello della lupa di Romolo e Remo era una lupa ben diversa. Noi vogliamo interpretare il ruolo della capitale come lo interpreta la Roma ingiustamente attraverso quel simbolo, anche perché noi ne abbiamo tutti i diritti essendo inopinabilmente la prima squadra della capitale. Per questo insisto dicendo che dobbiamo avere un riferimento certo e storico della città sulle nostre magliette”. Il presidente infatti, oltre al simbolo (la cui natura per adesso rimane nascosta), ha pensato ad una scritta da far apporre sulle casacche della prossima stagione calcistica: “S.S. Lazio, La prima squadra della capitale”.
[Alessio Alberti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]