La notizia è di quelle che conquistano la ribalta il tempo di bere un caffé. Quel caffé che probabilmente sarà saltato di mano a molti questa mattina, leggendo Repubblica o scorrendo i siti che riportavano la bomba. “Offerta di un nababbo saudita. 80 milioni per comprare il club”, il titolo scelto da Giulio Cardone: roba forte, vicenda che non riguarda l’acquisto o la cessione di un giocatore, ma la stessa proprietà societaria. Khalid Al Shoaibi, 49 anni, imprenditore saudita che – insieme alla famiglia – gestisce uno dei principali gruppi petroliferi di Medio Oriente e Nord Africa. Ottanta milioni di euro per il 66% delle azioni della Lazio, ottanta milioni per le quote, quindi, in mano a Claudio Lotito. Cifra consistente, considerando che il pacchetto azionario del presidente biancoceleste è valutato attualmente attorno ai 24 milioni di euro.
Lotito ne chiederebbe almeno 200, forse a 100 potrebbe sedersi al tavolo da gioco e guardare le carte: questo l’humus del terreno su cui un’eventuale trattativa potrebbe muoversi, questo almeno quello che captano le antenne di chi le vicissitudini laziali le annusa quotidianamente. Qual è la reazione di fronte a un’eventuale offerta di tale entità? Quale la soglia minima a partire dalla quale ascoltare interessato ciò che l’acquirente propone? Tutte cose che solo il diretto interessato può rendere esplicite, apportando elementi importanti per valutare che percorso imboccherà questa situazione. “Come si pone Lotito di fronte a questa notizia? Come valuta l’entità dell’offerta uscita allo scoperto?”, sono le domande che tutto il popolo biancoceleste si sta ponendo in queste ore.
“LAZIO INCEDIBILE” – Eccola allora la risposta dalla viva voce di Claudio Lotito, che la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva: “La Lazio non è in vendita e non ho ricevuto offerte da nessuno“, esordisce in maniera categorica il patron biancoceleste. Subito si entra nel merito della notizia, immediatamente si capisce che la posizione di Lotito è sempre la stessa: “80 milioni? É una cifra ridicola. Il club oggi vale molto di più, ma in verità non mi sono neanche posto il problema di saperne il valore: per me questa società è incedibile. Poi, lo ripeto, non ho ricevuto offerte ufficiali e non incontrerò nessuno“. Manca quindi la base per qualsiasi prospettiva di trattativa, ossia la volontà di cedere da parte di chi è azionista di maggioranza della società. “Mi sembrano sempre voci uscite ad arte, soprattutto in periodi particolari, nei momenti di difficoltà della squadra o in vista di appuntamenti importanti (finale di Coppa Italia ndr)”, è il ragionamento che porta avanti Lotito.
CAPITOLO SALERNO – Nel frattempo, ieri il numero uno laziale ha presenziato alla festa promozione della Salernitana: promosso dalla Lega Pro Seconda Divisione alla Prima, il club granata condivide con la Lazio lo stesso proprietario. Entrano in gioco le Noif, le normative federali, con il loro articolo 16 bis che impedisce a una medesima persona (o a parenti entro un certo grado) di possedere quote di maggioranza di due o più società professionistiche. Il caso, appunto, di Lazio e Salernitana, con la proroga fino a fine stagione concessa dal Consiglio Federale. In molti vedono il contemporaneo possesso di queste due società come un possibile stimolo per Lotito a cedere il passo su un fronte e concentrarsi sull’altro. Il patron laziale, però, non la vede in questi termini: “A Salerno c’è un progetto che non pesta i piedi a quello laziale. Io penso alla Lazio, ho seguito tutte le partite e non sto facendo mai mancare l’apporto alla squadra, specie in questo momento“.
E POI IL MERCATO, IL FUTURO DI HERNANES… – Dalle questioni societarie al mercato il passo è breve. Quello futuro, che in estate avrà la sua deflagrazione, ma anche quello passato: tra lo scorso agosto e la finestra di gennaio pochi acquisti, l’idea comune che la Lazio abbia bisogno d’incassare dalle cessioni per poter poi acquistare. Tesi rigettata da Lotito: “Da quando ci sono io il parco giocatori è stato ampiamente valorizzato, tant’è che abbiamo rifiutato molte offerte nelle ultime finestre di mercato. Ripeto, la Lazio non ha bisogno di vendere per acquistare”. I fatti, però, dicono di una Lazio immobile, o quasi, a gennaio e di una sessione estiva con i soli Ederson e Ciani arrivati per puntellare la rosa a disposizione di Petkovic. Poco per ambire alla terza posizione. Perché non investire di più? Forse per mancanza di liquidi derivanti dalla cessione di un big? Lotito risponde seccamente: “Ho ceduto giocatori importanti solo quando sono stati loro a chiedere di andare via. Lichtsteiner mi ha portato un’offerta importante e io ho rinvestito gli utili.
Lo stesso discorso vale per Kolarov che, comunque, aveva sul tavolo un’offerta di rinnovo molto importante”. Lichtsteiner e Kolarov, giocatori importanti, ora di dimensione internazionale, uno campione d’Italia con la Juventus, l’altro campione d’Inghilterra con il City: i tifosi temono che Hernanes possa seguire le loro orme. Lotito non parla né di offerte concrete né di giocatore incedibile: “Il giocatore, al momento, non ci ha prospettato una situazione del genere. Il mercato deve ancora iniziare, ma le vie del calcio sono infinite e se lui dovesse comunicarci qualcosa di diverso, allora noi lo prenderemmo in esame. Ma ripeto, ad oggi non siamo costretti a vendere Hernanes per poi operare sul mercato”. L’accordo sul rinnovo non c’è, così come non ci sono incontri in programma, le parole di Joseph Lee – agente del Profeta -, rilasciate nei giorni scorsi ai nostri microfoni, lasciavano poco spazio alle interpretazioni. Lotito si mostra cauto, non si scopre, gioca di rimessa. Il futuro di Hernanes è ancora tutto da scrivere.
[Fiori/Bava/Zappulla – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]