La Lazio che sogna la Champions, la Lazio che si lecca le ferite, la Lazio che lavora a fari spenti per costruire il suo domani. ‘Spazzare via le incertezze per far luce sul futuro’. Ecco il duro lavoro su cui è impegnato il presidente Lotito.
I mugugni della piazza che vorrebbero una ventata di rinnovamento a partire dalla guida tecnica, le critiche degli scettici, che non collimano con ciò che il patron biancoceleste sogna per la sua squadra. Progetti scritti, idee consolidate che il presidente Lotito è convinto di aver stilato da tempo con l’aiuto del diesse Tare. Conferma per Reja, che dopo la scoppola nel derby è salito definitivamente sulla graticola e acquisti mirati per l’anno che verrà. Orecchie da mercante su tutti i fronti. In primis nei confronti delle critiche dei tifosi, e a seguire per i malumori dello Zio Edy.
“Il mio futuro? – si interrogò un mese fa il tecnico goriziano – Lo decidero’ in estate”. Reja è e resterà alla guida della Lazio. Questa è almeno l’idea che prevale nei programmi della società che per consolidare i suoi progetti, è pronta a soddisfare le esigenze del tecnico. “Ci serve una punta forte, un attaccante fisico, un ariete da venti gol a stagione”. Richieste chiare e adir poco esplicite espresse da Reja e recapitate sulla scrivania del presidente, alla vigilia del mercato di riparazione. Obiettvi precisi che si sono consumati nella vana corsa a rinforzi inseguiti e mai concretizzati. Almeyda prima cercato e poi mollato, Klose svanito sul nascere e Santa Cruz sfumato al fotofinish. Serve il centravanti che finalizzi il gioco, quello che esalti le giocate di Hernanes e le qualità di Zàrate.
La Lazio lo cerca, la Lazio lo vuole e Claudio Lotito ha dato mandato a Tare di scovare un talento da regalare a Reja per la prossima stagione. Il patron biancoceleste infatti è convinto che soddisfacendo le esigenze tecniche dell’allenatore friulano e confermando i progetti ambiziosi della Lazio, riuscirebbe in una duplice e ardua impresa: strappare il sì difinitivo di Reja, dopo aver sopito i brusii della piazza. Serve dunque un attaccante per dare linfa vitale al settore meno esaltante della stagione biancoceleste. Una punta forte, fisicamente possente e con la sufficiente esperienza per giocare in Europa (a prescindere dalla competizione, Coppa Uefa o Champions, ndr). I mercati scandagliati dal diesse Tare sono diversi, ma l’indentikit è sempre lo stesso, quello tracciato da Reja. Ecco perché qualche giorno fa sulla scrivania di Lotito è piombato l’ennesimo nome da inserire nella lista dei papabili attaccanti del prossimo anno.
Si chiama Artem Milevsky e gioca nella Dinamo Kiev. È un marcantonio di 1,90 m e dopo nove anni con la maglia della Dinamo si è fatto largo diventando il fiore all’occhielo della sua nazionale. Esperienza allo stato puro, fusa con forza fisica e mestiere in attacco che potrebbe realizzare le fortune di qualsiasi club europeo, anche se Milevsky vuole solo l’Italia o la Spagna: “Artem è attualmente fra i migliori attaccanti dell’Europa League – ha spegato l’agente Aston Astajev in ESCLUSIVA a Lalaziosiamonoi.it – ed è stato contattato da Newcastle e Liverpool, ma il giocatore ha rifiutato questi club, perché sogna l’Italia e la Spagna”. Una scelta volta al futuro, che per il centravanti ucraino potrebbe significare Lazio, anche se sulle sue tracce si era mosso tre anni fa anche il Milan: “Tre anni fa il club rossonero voleva portare Milevsky a Milano, ma il patron della Dinamo Kiev a detto no”.
Ora però le cose sono cambiate e Artem vuole consacrarsi in un campionato diverso, di spessore, per rubare la copertina ai campioni del momento, ed è per questo che farà di tutto per cambiare aria nella prossima finestra di mercato: “Milevsky è in ottime condizioni e quello che sta facendo in Coppa lo dimostra. Somiglia per movenze e peso in attacco a Diego Milito ed il suo sogno è quello di giocare in un top club. La Lazio ? Per ora non ci ho parlato personalmente, anche se so attraverso degli intermediari che si è interessata al giocatore”. I contatti ci sono stati e l’agente dell’attaccante ucraino ha saputo dell’interessamento del club biancoceleste. Ciò che potrebbe complicare i piani futuri della Lazio legati ad una possibile trattativa per il giocatore sono le cifre che la Dinamo pretende per il suo cartellino: “Ripeto c’è la volontà da parte nostra di abbracciare il campionato italiano, ma per arrivare al giocatore bisogna pagare 12 milioni alla Dinamo Kiev e poi trovare l’accordo per il suo salario, che si aggira sui due milioni di euro”.
Difficoltà e distanze che Tare e Lotito stanno valutando, anche in virtù di un mercato che dovrà delinearsi di qui a poco. Milevsky piace e parecchio ed è per questo che il suo nome resterà annotato nel taccuino dei possibili acquisti. Serve un centravanti di peso e di esperieza e il giocatore della Dinamo lo è. Per ora il sondaggio biancoceleste è servito per misurare l’identikit stilato da Reja con le caratteristiche della punta ucraina e i profili combaciano. La Lazio riflette e Milevsky attende. Il futuro adesso lo modelleranno i risultati sul campo. Una qualificazione in Champions potrebbe valere la spinta giusta per convicere il presidente Lotito a regalarsi un attaccante da top club. Reja ci spera e già sogna il suo Milito dell’est.
[Alessandro Zappulla – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]