Il derby è ormai alle porte e, nel breve spazio di tempo che lo precede, prende largo il dibattito sul faccia a faccia di mercoledì sera. Pianetagenoa1893.net ha sviscerato le tematiche principali della prossima stracittadina con l’ausilio di una voce autorevole in materia, vale a dire il giornalista di Primocanale Luca Russo.
Luca Russo, alla luce del pareggio di Bari come arriva il Genoa a questo derby?
«Ci arriva con l’interrogativo di chi farà gol. Il Genoa ha obiettivamente dei problemi sotto porta: fa tanta manovra, può contare su un buon centrocampo, ma a quanto pare l’attacco non riesce sbloccarsi».
Che partita sarà? Milanetto ha promesso che il Genoa «farà una partita che piacerà ai genoani». Direi che ci si può fidare…
«Su questo credo di sì. Sarà una partita nella quale la squadra non sbaglierà l’approccio, bisognerà vedere se riuscirà a trovare la strada per arrivare alla porta avversaria. Questo non vuole dire riuscire o meno a fare gol, ma essere in grado di creare seri pericoli per la porta della Sampdoria».
Provando ad abbozzare una formazione titolare, quale potrebbe essere?
«Io sarei più intraprendente, anche se questo è stato etichettato da molti come il derby del “non prenderle”. Io schiererei una difesa a quattro e un centrocampo più muscolare: direi Milanetto regista, Kucka e Konko al suo fianco. Poi Palacio trequartista e due punte che potrebbero essere Floro Flores e Paloschi».
Quindi Palacio potrebbe fare il trequartista, anche se è un ruolo che non ha mai ricoperto?
«Io credo che Palacio possa fare il trequartista, oltre alla seconda punta».
Secondo lei, Eduardo si è lasciato il periodo nero alle spalle?
«È difficile dirlo perché ieri non ha avuto grande sollecitazione, al di là del colpo di testa, centrale, da parte di Okaka. Un’analisi più approfondita si può della sfida col Milan, dove si è visto un portiere sicuro in due o tre occasioni. È importante che i compagni non manchino di far sentire la loro fiducia nei suoi confronti. Col Milan, però, c’è stata anche qualche indecisione con la difesa, perché nella circostanza non ha chiamato il pallone. È un giocatore che ha bisogno di sentire la fiducia dei compagni. Se si sarà ripreso lo vedremo, resta sempre il dubbio che, come li ha fatti, possa ripetere certi errori».
Tornando agli attaccanti, Paloschi potrebbe già essere pronto per partire dal primo minuto?
«Non credo che Paloschi sia pronto per disputare tutti i novanta minuti. A Bari ha toccato il suo primo pallone dopo 10’ dall’ingresso in campo, però io credo che bisognerebbe osare. Bisogna interrogarsi su quale sia l’obiettivo stagionale del Genoa: se si ritiene che questo sia il derby, allora bisogna provare a vincerlo e osare, anche perché la Sampdoria dovrebbe ritrovare la coppia titolare al centro della difesa».
Provando ad azzardare un pronostico, come può finire?
«Io risultati non ne do. Il più probabile è il pareggio. Dipende da quale punto di vista la si veda: per motivi di “spettacolarità” ci si può auspicare che vinca una delle due formazioni, ma per me il finale più probabile sarà il pari».
[Fabio Aronica – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]