MILANO – Proprio come un anno fa l’Udinese spaventa il Diavolo. Allora finì 4-4, oggi la contesa si è chiusa con un più concreto, ma pur sempre spettacolare 1-1. Guidolin ripropone dieci-undicesimi della squadra vittoriosa tre giorni prima con la Fiorentina: Pinzi parte dalla panchina, per lasciare spazio alla mediana tutta ghanese Badu-Asamoah. Al 3-5-2 collaudato di mister Guidolin, mister Allegri risponde con un 4-3-1-2 che vede Aquilani agire alle spalle di Pato e Cassano. Il Milan, però, comincia a perdere i pezzi molto presto. Pato è costretto a lasciare il terreno di gioco dopo nemmeno venti minuti al marocchino El Shaarawy. Lo sterile possesso palla del Milan è fine a se stesso, mentre l’Udinese comincia, lentamente, a prendere le misure del vestito rossonero.
Dopo due gialli, sventolati in faccia a Zambrotta e Domizzi, si accende l’estro di Gabriel Torje, ma il cross del giovane rumeno per Totò Di Natale si rivela leggermente lungo. Proprio su un innocuo cross del ragazzo di Timisoara, Abbiati compie l’errore che non ti aspetti. Di Natale è lesto come un falco e insacca a porta vuota il pallone del vantaggio friulano. Il Milan prova la reazione, me è Armero a farsi vedere dalle parti di Abbiati con una botta violenta dalla distanza. Seedorf coglie il montante della porta friulana con una bomba su punizione e il primo tempo si chiude coi soliti lampi di classe di Di Natale. Il napoletano delizia il pubblico de “La Scala” prima di un’altra grande occasione rossonera: Nocerino, a tu per tu con Handanovic viene anticipato dal portiere sloveno, la sfera rotola trai i piedi di Abate che non riesce a centrare lo specchio della porta bianconera.
Il primo brivido della ripresa lo offre una girata acrobatica di Cassano su assist di Nocerino. Un Lancio millimetrico di Seedorf per Nocerino spaventa la retroguardia di Guidolin, ma l’ex palermitano non riesce a coordinarsi bene, e, di testa, alza la conclusione sopra la traversa. Guidolin si gioca la carta Pinzi, gli fa posto il piccolo e terribile Torje. Il momento è favorevole ai Campioni d’Italia e al 18′ El Shaarawy pareggia il conto delle reti con un preciso diagonale dal vertice destro dell’area su cui nulla può Samir Handanovic. Allegri inserisce forze nuove con Emanuelson, ma l’olandese dimostra di avere le polveri bagnate al 27′ quando, da buona posizione, spara un sinistro alle stelle. Un minuto dopo Zambrotta trattiene Pinzi per la maglia in area di rigore rossonera, ma Banti non se la sente di fischiare la massima punizione. Scocca la mezzora e lo stesso Pinzi spaventa San Siro con un tiro dall’altezza del dischetto che coglie il palo interno e finisce sul fondo. L’eterno Inzaghi ritorna al Meazza 10 mesi dopo l’infortunio al ginocchio a cinque minuti dal triplice fischio. Le zebrette sfiorano ancora il vantaggio con una zuccata di Benatia e una magia di Di Natale, ma Abbiati risponde da campione. Le due squadre, esauste, si dividono la posta in palio e l’Udinese resta in vetta alla classifica in compagnia della coppia Juventus-Genoa. Non sarà 4-4, ma è “tanta roba” comunque.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]