Luis Enrique nel dopo Roma-Juventus

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Luis Enrique a Sky Sport

“Il rigore sbagliato? Mi sentivo che era gol, ma pensavo che il rigore poteva provocare un contropiede e gol (ride, ndr). Totti sa fare gol, ma di fronte c’era Buffon che fa paura solo a guardarlo. Se mi sono divertito? I primi 5 minuti sì, poi ho visto che la Juve è una squadra di altissimo livello, col carattere del suo allenatore. Credo che l’atteggiamento della squadra è stato buonissimo, non tanto diverso da Firenze, c’è carattere. A Firenze abbiamo giocato in inferiorità, qui il tifo è stato bellissimo e sono contento di aver restituito qualcosa. Squadra più evoluta? Nella prima parte non siamo riusciti a tener palla per il pressing della Juve, ma nella seconda parte il possesso è stato di nuovo equilibrato e abbiamo fatto quattro occasioni. La squadra ha fatto uno sforzo in più, dobbiamo continuare con questo atteggiamento. Totti in campo? Sappiamo le caratteristiche di tutti. Si parla di squadra perché altrimenti come potremmo giocare con la Juve con tutte queste assenze? Chiaro poi che ci sono le categorie, ma un allenatore deve vedere sempre chi è più giusto per la squadra e questo è quello che cerco di fare quasi sempre. Il pressing? Conosciamo tutti Pirlo, era uno dei nostri obiettivi non fargli prendere palla, oggi Pjanic ha fatto un bel lavoro e tutto il reparto di centrocampo l’abbia fatto bene. Era uno dei piani non far fare a Pirlo tutto il lavoro offensivo, penso che ci siamo riusciti. Il comportamento di Osvaldo dopo la sostituzione? Non succede niente, lui è così. Mi avevano detto che non era facile, è un ragazzo che conosco perfettamente, una grande persona e calciatore. Non succede nulla, dopo una partita che vuole vincere è normale che esca arrabbiato, voglio che la gente entri in campo e che porti la maglia per 90 minuti. Borriello? Ho parlato con lui dal primo giorno, sa cosa voglio da lui. Quando me lo dà va in campo, altrimenti in panchina o in tribuna. Cosa voglio da lui? Gliel’ho detto ed è meglio non parlarne pubblicamente. Le dimissioni? Gli ultimi due allenatori che sono stati qui erano due grandi allenatori, tutti e due hanno presentato le dimissioni. Quello significa qualcosa, quando ne ho parlato ho detto che non si sa mai, ma oggi ho visto un tifo fedele, che ha fiducia nella sua squadra. La società mi dimostra ogni giorno di darmi l’opportunità di fare qualcosa e vedo cosa mi danno i calciatori. Io continuerò a lavorare finché non vedrò di essere un problema per la società”.

Luis Enrique a Mediaset

“Ho visto una squadra forte che ha saputo soffrire. Per fare qualcosa di buono contro la Juve, dovevamo fare bene tutte e due le fasi. Ho fatto i complimenti a tutti, non succede nulla, Francesco ha tanta personalità. Può succedere solo a chi calcia i rigori, mi dispiace per lui, poteva essere il primo gol della stagione, ci satranno altre occasioni. Per me abbiamo incontrato la squadra più forte e faccio i complimenti a Conte”.

Luis Enrique a Rai Sport

“Sono contento per quello che ho visto, abbiamo giocato bene contro la più grande squadra del campionato. I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Mi è piaciuta la voglia dimostrata dalla squadra, sono soddisfatto di vedere undici ragazzi con la maglia della Roma giocare bene”. La Juventus vincerà il campionato? “Se non lo vince lei chi può vincere? È la squadra più forte con cui abbiamo giocato. È uno squadrone che gestisce bene sia la fase offensiva che difensiva. Credo che Osvaldo abbai fatto una buona partita. C’è bisogno di tutti, tutti hanno fatto quanto necessario per cercare di portare a casa la partita. Io ho la fiducia della società, dei giocatori. E’ normale che i giocatori si arrabbino, però è la squadra che deve venire per prima”. 

Luis Enrique a Roma Channel

“Siamo soddisfatti, è normale che alla fine rimane la delusione perchè era una buona opportunità. Ma la partita è stata equilibrata, e dopo il gol subito e il rigore sbagliato ho visto la squadra con personalità e voglia di are. Ho visto il tifo che credeva che potevamo farcela, sono soddisfatto. Per me questa è la miglior squadra con cui abbiamo giocato, ho visto capacità fisica, tecnica, tattica, come fanno le due fasi, la voglia di farlo. Ho visto l’uscita col pallone dei difensori centrali, per quello sono su in classifica. Ogni partita anche noi dobbiamo giocare così. Guardando la Juventus, che arriva qui senza nessuna sconfitta, la fiducia loro era incredibile, noi siamo in un’altra situazione. Noi dobbiamo continuare a lavorare, continuiamo a crescere, se cadiamo ci rialziamo. Quello è importante, non so cosa succederà in futuro, ma la squadra sa rialzarsi ogni volta. E questo è importante”. De Rossi può fare il centrale? E Viviani? “Daniele l’ho messo lì perchè non avevo altre possibilità, ha giocato ad un livello incredibile, è un giocatore di una intelligenza tattica speciale. Viviani diventerà un calciatore importante perchè ha personalità, qualità, quello che noi cerchiamo in un calciatore. Faccio i complimenti a loro due, alla squadra e a Federico per la sua personalità, una buona giornata per lui e per noi. Mi è piaciuto il fatto che abbiamo fatto bene le due fasi, se una solo delle due va bene è difficile andare avanti. Squadra con un attacco incredibile. Sono contento anche della partita di Firenze, perché con un uomo in meno nella prima parte la squadra ha fatto quello che doveva. Ma il calcio è così, vediamo il futuro”.

Luis Enrique in sala stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Alessandro Carducci)

Nonostante le assenze, la Roma ha mostrato di poter giocare alla pari con la Juve. Come mai questa grinta non si veda ogni  domenica?
“Oggi ho visto una squadra con voglia di fare la sua partita, con due momenti chiave: dopo aver incassato il gol e dopo aver  sbagliato il rigore ho visto una buona personalità. Sono contento per i giocatori”.

Si diceva che alcuni giocatori non fossero con lei. Si può ripartire da questa gara con una Roma diversa?
“E’ una domanda da un milione. Quando un allenatore è in difficoltà escono sempre queste voci. I giocatori devono lavorare al  100% e pensare prima alla squadra e poi a se stessi. E’ normale essere arrabbiati quando le cose non vanno bene. Bisogna  lavorare sempre di più, come hanno lavorato questa settimana, quella prima e da tanto tempo. Anche a Firenze mi sono piaciuti, hanno fatto un bello sforzo in inferiorità numerica. Voglio vedere ogni giorno la voglia di essere titolari, voglio la concorrenza”.

Non è stata la solita Roma. L’ha preparata diversamente la partita?
“Dobbiamo fare la nostra proposta. Oggi era una partita diversa, però. Nella prima parte il regista l’ha fatto Viviani, al  suo debutto, un ragazzo che farà tanto bene per la società. L’unico modo di provare a vincere era avere la stessa intensità  in difesa in attacco. Infatti ho visto Osvaldo e Lamela quasi aiutare i terzini, così come ha fatto anche Messi contro il Real”.

De Rossi?
“Oggi ha fatto benissimo, nonostante l’emergenza, assieme ad Heinze. Non so cosa accadrà nel futuro. Voi vorreste sempre la stessa formazione ma, ad esempio, a Napoli sarà impossibile perché Pjanic sarà squalificato”

Le tre punte?
“Totti fa bene sulla trequarti perché può arretrare e poi avanzare mentre gli esterni hanno aiutato tantissimo”.

Due punti persi o uno guadagnato?
“La Juve poteva anche vincerla, così come noi. Queste partite, con un po’ di sfortuna, le perdi mentre con un po’ di fortuna le vinci”.

Pensa di cambiare il modo di giocare in attacco?
“No, penso sempre che dobbiamo avere la supremazia del pallone. La prima volta, in tal senso, mi è piaciuta meno ma l’importante è avere il pallone”.

Le hanno dato fastidio i fischi al momento della sostituzione di Borriello con Osvaldo?
“Non li ho sentiti, forse era mia moglie perché non ho sparecchiato. Seriamente, ognuno ha la propria idea di calcio, è anche questo il bello”.

Come mai Greco e non Perrotta?
“Greco è ad un livello altissimo anche se deve migliorare. Ha fisico, personalità, voglia, ha tutto. Perrotta è entrato in un momento di difficoltà, senza poter fare riscaldamento”.

Conte le ha fatto un complimento: ha detto che la Lazio ha più individualità ma la Roma ha più gioco
“Io faccio i complimenti a lui perché la Juve gioca con un’intensità incredibile. Mi piacerebbe vederla in Champions con questa intensità”.

Oggi la difesa era in emergenza ma è forse stata tra le partite migliori sotto l’aspetto difensivo
“Quando il pallone esce non con facilità dalla difesa avversaria il lavoro del reparto difensivo è molto più facile. Oggi tutti hanno fatto la fase difensiva e lo so che solitamente, per esempio, agli attaccanti non piace ma siamo stati così in partita fino all’ultimo”.

[Gabriele Chiocchio – Fonte: www.vocegiallorossa.it]