Cambierà qualcosa per domani?
“La mentalità non cambierà. Non disturba assolutamente questa competizione, anzi è molto stimolante. Dopo l’allenamento di oggi vedrò come si stanno i giocatori”.
Qual è il significato del gesto di Pallotta e cosa può dare alla Roma il magnate americano?
“E’ stato importante sentire dalla sua voce cosa vuole e come vede lui la Roma. Ieri ha fatto una riunione con tutti i dipendenti della società, non solo con i giocatori e con lo staffi, spiegando cosa voglia fare, come voglia agire. E’ importante per tutti sapere dove stiamo andando. Il gesto finale è simpatico”.
Pjanic: le statistiche di Roma-Chievo dicono che molti palloni sono passati dai suoi piedi, si aspettava si integrasse così presto, vista anche l’età?
“Sì, l’ho visto prima giocare, conoscevo le sue grandi qualità. E’ normale ci siano giocatori con più peso specifico, spero sia tanti, non solo Pjanic. Può essere un buon esempio ma non solo in fase offensiva. Una squadra ha bisogno di dominare anche in fase di copertura. Ci sono tanti giocatori che lavorano bene in fase difensiva, magari non sono così evidenti come altri ma sono improtantissimi. L’età non conta per me”.
Cambierà il portiere in Coppa?
“Il portiere è un ruolo diverso, sono convinto sia meglio avere 20 giocatori che possano giocare tutti. Quella della porta però è un discorso diverso. So cosa farò ma non lo dico”.
Come sta Bojan?
“Vedrò come stanno oggi i giocatori. La formazione che metterò domani sarà però quella che reputerò migliore per vincere”.
Ad oggi è una Roma che possa ambire al podio?
“Non lo so. Fino a qualche tempo fa erano molto diversi i discorsi, noi allenatori dipendiamo molto dai risultati. Mi piace quello che sto vedendo anche se l’atteggiamento della squadra mi è piaciuto anche a Firenze. Sono fiducioso, mi aspetto che la squadra continui a migliorare. Questo modo di giocare ci consentirà innanzitutto di vincere contro l’avversario, poi di farlo anche in modo piacevole, per noi e per i tifosi”.
Come stano Kjaer e Borini?
“Kjaer sta bene, Borini sapete che mi piace tantissimo ma non voglio rischiare anche se ha tanta voglia. Sono un po’ impaurito, dopo la lesione muscolare. Forse può giocare, non lo. Vediamo”.
La Roma può puntare alla Coppa Italia?
“Perché no? Per come stiamo giocando direi di si. La mia mentalità non mi permette di preoccuparmi per un futuro troppo lontano. Vedremo gara per gara, ma possiamo vincere”.
La Roma ha in campo molti romani. Per lei è importante che la squadra abbia questa identità romana?
“E’ importante conoscere il ruolo e la storia della tua società, ma con questo calcio moderno è difficile. Se c’è la possibilità di prendere i calciatori del vivaio, che sanno che vuol dire giocare a Roma e che hanno qualità sarebbe importante. Ai tifosi non importa se uno è romano o no: l’indispensabile è vincere ed avere un livello calcistico ottimo”.
La partita con la Fiorentina è stata la chiave di volta. Ora la riaffrontate. La ricorderete?
“Sì, è incancellabile. Può essere una motivazione extra per affrontare la gara di domani. La Fiorentina è forte, ha giocatori di qualità e una bella piazza; sappiamo che non sarà facile ma daremo il massimo”.
[Redazione Voce Giallorossa – Fonte: www.vocegiallorossa.it]