Vigilia di Roma-Chievo, e Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
Il tema è Daniele De Rossi: ieri ha parlato con la dirigenza sulla questione? Ha avuto certezze sulla sua permanenza?
“Ieri non abbiamo parlato a cena. Era una cena con i proprietari e si è parlato di altro. Non ho dubbi sulla sua permanenza ma è il mio pensiero. Sono cose che competono alla società e al calciatore ma non sono preoccupato. Credo che lui voglia rimanere qui.”
Lei ha delle certezze: sarebbe una storia romantica rinunciare ai soldi per la passione e il cuore?
“Si ma è normale quando ci sono calciatori come Daniele: è un peccato che si sia arrivati a questo punto, doveva rinnovare tempo fa ma io penso comunque positivo. Ci sono calciatori che non pensano solo ai soldi e tutti sappiamo cosa significa la Roma per lui e cosa rappresenta lui per i romanisti.”
Pensa di aver bisogno di un altro attaccante? Se dovesse arrivare qualcuno ci sono già delle gerarchie fatte oppure no?
“Pensa se arriva Messi…è titolare perché se lo mettiamo in panchina si arrabbia e se ne va. Mi dispiace per Osvaldo, sia come persona che come calciatore ma sono cose che succedono. Ci si può infortunare ma è per questo che noi cerchiamo di avere una squadra, gente che possa subentrare, io sono fiducioso nella mia rosa. Non ho chiesto nessuno, abbiamo tante punte, tanti calciatori che sono nella Primavera e aspettano il loro momento. L’unica cosa che ho chiesto è di ridurre il numero dei calciatori, se è possibile si farà, altrimenti non fa niente. Borriello per me continua ad essere un grande calciatore ma è in un’altra squadra e io devo continuare a fare le scelte in funzione della squadra.”
Se De Rossi dovesse andare via a gennaio lei metterebbe un veto sulla cessione? “Non credo che a gennaio possa andare via. Neanche a giugno. La sua situazione è strana perché uno di questo livello dovrebbe avere un accordo già da tanto tempo per il rinnovo. A gennaio non c’è nessuna possibilità che lui vada via.”
Senza Borriello, escludendo i giovani, siete 25: è un numero buono per affrontare il resto della stagione oppure va tagliato ancora? “Si deve ancora ridurre. Non sarebbe comunque un problema, adesso recuperiamo Borini questa o la prossima settimana, ci sono tanti ragazzi della Primavera che vogliono aiutare la prima squadra.”
Lei crede che Pizarro tornerà a Roma?
“È un calciatore della Roma. Tutti sanno che ci sono delle regole e quando non si seguono ci sono delle conseguenze, siamo una piccola famiglia e tutti sappiamo cosa dobbiamo fare. Adesso è in Cile per problemi personali che speriamo si risolvano. Quando tornerà vedremo quale sarà il suo pensiero: è ancora della Roma e si è quasi sempre comportato bene.”
Come sta la Roma dopo la sosta?
Quali problemi potrebbero esserci contro il Chievo? “Era il nostro miglior momento ma la sosta credo che potrebbe essere stato un punto ottimo per noi. Sarà una partita difficile contro un avversario che difende bene e riparte. Farà una buona partita, l’ha fatta contro la Lazio in cui meritava la vittoria. Per noi è importante vedere l’Olimpico con una voglia di vedere qualcosa di bello e abbiamo la motivazione di confermare quanto di buono fatto in passato. Attacco e difesa deve essere fatto in undici, vogliamo il possesso palla e l’obiettivo del gol.”
Tredici infortuni nella zona dei flessori, che spiegazione si è dato?
“Il calcio è uno sport durissimo: i calciatori devono sapere che necessitano di una vita quasi monacale, loro sono giovani e pensano che sia facile. Devono vivere ogni momento con professionalità. Per Osvaldo è stato un colpo di tacco, uno dei movimenti più pericolosi per i calciatori. Io comunque non sono preoccupato.”
Osvaldo out è un brutto colpo. Cosa cambierà nel reparto avanzato? Cosa si aspetta da Bojan?
“Ho tante possibilità: Francesco più avanti, qualcun altro nella trequarti, ci sono molte alternative e io voglio concorrenza e calciatori con determinazione.”
Negli allenamenti c’è sempre molto agonismo: potrebbe essere la chiave che le ha permesso di afre ottimi risultati nelle ultime partite?
“Secondo me se fai l’allenamento al 100 per cento, darai altrettanto in partita. Se la squadra si comporta in gara come in allenamento sono fiducioso. Sta succedendo da due mesi e sono convinto che sia la strada giusta.”
Si parla di Amauri e Quagliarella, quale dei due sarebbe più funzionale al suo gioco?
“Il mercato riguarda la società, io penso al campo. Non c’è fretta e la società è vigile, se pensa che un giocatore possa rinforzare la squadra me lo dice, altrimenti andiamo avanti così. Chi sceglierei per rinforzare la rosa? Messi…”
Come ha ritrovato i ragazzi dopo la sosta?
“Tutti i calciatori si allenano individualmente durante le feste. Hanno il loro programma personalizzato e li ho ritrovati ad un buon livello fisico, con un’intensità che ho dovuto spesso calmare. Domani dobbiamo continuare con la striscia positiva.”
[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]
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