Sembra di aver rivisto Borini e Lamela aiutare la squadra anche in fase di copertura. È questa la chiave?
“A Cagliari abbiamo creato tanto, per cui qualcosa di buono abbiamo fatto, ma abbiamo commesso troppi errori e non abbiamo avuto continuità. Oggi la differenza tra noi e l’Inter è stata la volontà di pressare, dopo una palla persa, e la capacità di soffrire. Siamo entrati in campo bene, siamo stati contenti di aver giocato dopo appena tre giorni”.
I motivi di questa enorme differenza tra la gara di Cagliari e quella di oggi?
“È un peccato. Il campionato lo vince chi ha più regolarità e noi non l’abbiamo. Vinciamo bene contro l’Inter e poi facciamo figuracce contro avversari sulla carta inferiori. Così come ero deluso 3 giorni fa ora sono ottimista. Non ci sono solo 11 giocatori ma anche 21-22, oltre a quelli della Primavera”.
Quanto è felice per il rinnovo di De Rossi?
“Come una settimana fa. Era normale rimanesse qua. Sapevo delle intenzioni del giocatore e della società, l’accordo era solo questione di tempo. Può rimanere qui altri 5 anni e diventerà ancora più importante per la squadra”.
Può essere importante a livello psicologico il gol di Bojan?
“È entrato in campo per 15 minuti, è importante che abbia segnato ma non ero preoccupato. L’importante è vedere l’atteggiamento giusto e la voglia di farlo. Così come ho visto la giusta voglia in tutti, per esempio anche in Totti, che ha dato l’esempio su come pressare l’avversario”.
Migliore partita dell’anno
“Non lo so, però è importante per la forza dell’avversario. E’ una vittoria che dà coraggio anche ai tifosi. Ora a Catania sarà una gara molto importante e spero di vedere la migliore Roma. Sarà una migliore gara, contro una squadra che rimarrà chiusa. La differenza tra la vittoria e la sconfitta, a questi livelli, è sottilissima”.
Se De Rossi ha impiegato tanto per rinnovare significa che non c’è più niente di certo, nemmeno per le bandiere?
“Io, che sono spagnolo, non ho mai avuto dubbi vedendo come si allenasse e conoscendo le intenzioni sue e della società”.
La Roma ha subìto un tiro in porta con De Rossi tornato in campo, è un caso?
“Oggi tutti hanno difeso bene, fin dalle tre punte, alleggerendo così il lavoro della difesa”.
Ranieri ha detto che la Roma è un piccolo Barcellona
“Lo ringrazio ma non siamo un piccolo Barcellona, siamo la Roma. Dobbiamo andare avanti così e continuare a migliorare”.
La sostituzione di Gago?
“Era diffidato e, non avendo a disposizione De Rossi a Catania, ho preferito toglierlo”.
Vittoria arrivata anche grazie ai rientri di De Rossi ed Heinze?
“E’ normale pensare così quando si vince. Per me sono importanti tutti, tutti si sono allenati intensamente per migliorare, in questi giorni. Sappiamo che con 11 giocatori non andremo da nessuna parte, con 21-22 sì”.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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