Lutto nello sport italiano. Pietro Mennea, indimenticato campione dei 100 e 200 metri degli anni ’70 e ’80, è morto stamattina in una clinica a Roma all’età di 61 anni. Da tempo soffriva di un male incurabile. La “freccia del Sud” aveva vinto il bronzo alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 nel 200 metri alle spalle di Valerj Borzov e Larry Black. Nel 1980 a Mosca aveva vinto l’oro nei 200 metri: resterà indelebile il ricordo del suo suo dito alzato verso il cielo. olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Nel 1979 aveva stabilito alle Universiadi di Città del Messico il primato del mondo sempre sui 200 metri con il tempo di 19″72 che rimase imbattuto fino al 1996: tuttora è il primato europeo assoluto. «A 15 anni, su uno stradone di Barletta – racconta il settimanale Panorama – sfidava in velocità una Porsche color aragosta e un’Alfa Romeo 1750 rossa: a piedi, sui 50 metri, batteva l’una e l’altra e guadagnava le 500 lire per pagarsi un cinema o un panino».
Terminata la carriera agonistiche era stato eurodeputato e laureato in ben quattro discipline: Scienze politiche, giurisprudenza, scienze dell’educazione motoria e lettere.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]