Dei quasi 80 anni di storia della famosissima Settimana Enigmistica i giochi illustrati hanno sempre rappresentato una colonna portante. Diversivi leggeri alle più famose parole crociate: dalla pista cifrata alla classica unione dei puntini che fa apparire in pochi secondi una sagoma ben riconoscibile, dal confronto tra due immagini al gioco ‘aguzzate la vista’.
Questi ultimi due sono molto simili, ci sono immagini a confronto e bisogna appuntare le differenze. Giochi degni di osservatori attenti, quelli che settimanalmente richiedono la settimana enigmistica in edicola per mettersi alla prova e che, di certo, non mancheranno nel mondo del calcio. Quei tifosi insomma che possono aiutarci a scovare le differenze quando ciclicamente i calciatori del Napoli vengono esposti alle forti e pericolose folate di vento del calciomercato. Limitiamo il discorso ai tre tenori. Sia perché si tratta dei calciatori più richiesti, sia perché – in fondo – sono gli unici giocatori di cui il Napoli nell’ultima stagione ha dimostrato proprio di non poterne fare a meno: Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi ed Edinson Cavani.
Il paragone con i giochi illustrati è calzante perché anche in questo caso i punti in comune sono di gran lunga più visibili delle differenze. Una contratto molto lungo che permette al Napoli di dettar legge in caso di trattativa, i virgolettati dei tre calciatori che non hanno mai – e ribadiamo mai – detto pubblicamente di voler lasciare la nostra incantevole città, la volontà di Aurelio De Laurentiis di non cederli, di costruire attorno a loro il Napoli europeo, aggiungendo ogni anno tasselli che possano impreziosire la rosa partenopea.
Le premesse quindi che Lavezzi, Hamsik e Cavani non si muovano da Napoli ci sono tutte. Anzi, diremo di più, le possibilità che restino sono di gran lunga superiori a una loro possibile partenza.
Eppure, seppur alte, le percentuali circa la permanenza dei tre calciatori alle pendici del Vesuvio non sono uguali. Colpa di quelle piccole differenze, emerse nelle dichiarazioni e in fase di contrattazione, ma anche in quei discorsi sottobanco che forse più di tutti fanno capire il reale interesse di altri club nei confronti dei giocatori del Napoli.
Partiamo da Edinson Cavani, torniamo ad aprile quando uscirono virgolettati che recitavano pressappoco cosi: “Cavani sogna il Real Madrid”. Una notizia, in piena corsa Champions League, che a Napoli di certo non fece piacere. Si parlò di trattativa avviata, di un Cavani che doveva cambiare in maniera imminente procuratore. Il caso però si sgonfiò rapidamente, un’attenta lettura delle dichiarazioni del Matador fece capire che l’attaccante uruguaiano non aveva alcuna intenzione – dopo una stagione straordinaria – di lasciare Napoli. Le dichiarazioni ambigue, rilasciate esclusivamente in quei giorni dal suo procuratore, puntavano a un ritocco dell’ingaggio che puntualmente è arrivato a fine maggio: nuovo contratto fino al 2016 e discorso chiuso.
Poche settimane dopo è stato il turno di Marek Hamsik. Il passaggio dello slovacco al Milan è stata di fatto la notizia che ha catalizzato l’attenzione del mercato nostrano per oltre una settimana. Ribadendo il concetto già espresso in precedenza circa le possibilità di permanenza, è nostro dovere scorgere quelle differenze che fanno leggermente abbassare la possibilità che resti al Napoli. C’è, innanzitutto, una squadra realmente interessata a differenza del discorso riguardante Cavani: il Milan. C’è il gradimento verso la nuova destinazione del calciatore che – da grande professionista quale è sempre stato in questi anni – ha sempre fatto sapere di trovarsi benissimo al Napoli ma – al contempo – dichiarato che il Milan rappresenterebbe un passo avanti: “Sarebbe una svolta per la mia carriera, so che Galliani e Allegri mi hanno elogiato. Io sono giovane, ma al momento non ho vinto nulla e direi che adesso è arrivata l’ora di cominciare a farlo”. C’è, infine, l’affiancamento di Mino Raiola a George Venglos, agente di Hamsik. Partenza possibile quindi? Tutt’altro, perché De Laurentiis spara alto, anzi altissimo: è pronto a sedersi attorno al tavolo per trattare solo dinanzi a offerte superiori ai 40 mln di euro. Richiesta ben distante dai 25 mln che il Milan è pronto a versare, club rossonero che difficilmente si spingerà oltre anche alla luce dell’ultima sentenza Mondadori che ha obbligato la Fininvest – società che controlla il club rossonero – a un pesantissimo esborso economico nei confronti della Cir. I tifosi del Napoli quindi possono riposare tranquilli, Hamsik ha già fatto sapere di non voler lasciare l’Italia e solo una follia economica del Milan – al momento improbabile – può cambiare le carte in tavola.
Infine, ecco Ezequiel Lavezzi. In questo caso, diciamolo chiaramente, qualche preoccupazione circa la sua partenza c’è. Il giocatore, a differenza dei due casi precedenti, non ha mai parlato di una possibile partenza, ma la clausola rescissoria presente nel suo contratto pesa come un macigno nell’economia della trattativa. Trentuno i milioni di euro che servono a qualsiasi club mondiale per portarlo via da Napoli. De Laurentiis non concederà sconti, ma se la squadra interessata è il Manchester City – ancor più dell’Arsenal – di certo non si può essere sereni. Quella da sborsare è una cifra importante, ma Mancini è il manager con più liberta d’azione sul mercato in Europa e il Pocho – si sa – piace tantissimo al manager di Jesi. Bisognerà quindi sperare che la trattativa Aguero – altro obiettivo della squadra di Manchester – decolli in fretta. Se il Kun va al City, Lavezzi resta al Napoli, e le differenze ora scovate non saranno – per la gioia dei tifosi del San Paolo – decisive circa il futuro dei tre tenori…
[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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