Romano e grande tifoso biancoceleste, Federico Macheda si appresta ad affrontare domani allo stadio “Olimpico” la sua Lazio, società che lo ha visto ragazzino nelle giovanili.
Alle telecamere di Sky Sport, l’attaccante blucerchiato ha parlato della sfida al suo passato e anche del suo futuro, che dipende dalla volontà del manager del Manchester United, società che detiene il suo cartellino, Sir Alex Ferguson. A seguire le sue parole tratte da Il Corriere Mercantile:
“Mi sono preparato benissimo per questa partita e spero di giocare, tornare a Roma contro la Lazio non è normale ma io sono un professionista e quindi al fischio iniziale sparirà ogni emozione. Se mi capiterà l’occasione di segnare, cercherò di sfruttarla senza la minima esitazione.
Sono laziale e con i tifosi biancocelesti ho un ottimo rapporto, spero mi accolgano bene. Darei un dispiacere a mio padre? Lui tifa per me, semmai sarebbe un dispiacere per molti amici, ma alla fine della partita ogni cosa svanirà. Non sarà una partita facile perchè la Lazio ha appena perso in casa e vorrà rifarsi, ma anche noi abbiamo le nostre ottime motivazioni per far bene.
Io, in particolare, devo fare meglio di quanto mi è riuscito in Premier League: lassù avevo esordito e segnato subito, in serie A non ce l’ho fatta…Il volo dell’aquila Olimpia a Roma? Sarà una cosa suggestiva, ma il mio pensiero sarà solo per la Sampdoria e quindi anche l’aquila mi darà la carica per fare bene.
La Lazio ha valori importanti, Hernanes e Zarate sono fenomeni, ma non ci sono solo loro, visto che parliamo di una squadra che è stata prima in classifica a lungo. Non credo possa vincere lo scudetto, restare in alto si. Allenarmi con Pazzini è una grande opportunità per me, lo seguivo anche negli anni socrsi perchè è uno dei più grandi attaccanti in circolazione, un esempio per un giovane come me che deve ancora trovare la sua strada. Spero di avere l’opportunità di giocare al suo fianco.
Un gol alla Lazio? Sarebbe stato bello partire con la Roma, ma è andata. Piuttosto qui a Genova i tifosi doriani continuano a raccomandarmi di segnare nel derby, sono romano e credevo che il derby di Roma fosse il massimo, ma anche quello di Genova è sentitissimo. Farò il possibile per entrare nella storia di questa sfida.
Cassano? Stiamo parlando di uno dei più forti giocatori mai visti, non sarà facile non farne sentire la mancanza. Ma speriamo egualmente di fare il meglio possibile, riportando la Samp nel calcio internazionale. Il mio futuro? Non lo so, parlerò con Ferguson, è lui che comanda. Mi ha detto che fra sei mesi devo tornare. Però come si dice: mai dire mai…”.
[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]