Mancini alla vigilia di Belgio – Italia: “Pochi dubbi di formazione”

Mancini ha sottolineato che si affronterà quella che é la miglior squadra in Europa insieme alla Francia: “Sappiamo chi affrontiamo, l’importante é vincere”

MONACO DI BAVIERA – A poco più di 24 ore dalla sfida Belgio – Italia, valida per i quarti di finale di Euro 2020 il Commissario Tecnico Roberto Mancini, che ha esordito dicendo di avere pochi dubbi di formazione: “Siamo già indirizzati abbastanza bene. Poi aspettiamo domani, vediamo le condizioni fisiche di tutti”.

Per il CT sarà una bella gara perché giocano grandissimi giocatori, i belgi sono quelli col miglior ranking da tre anni. “Noi  giochiamo bene. Vedere le squadre al completo per lo spettatore è bello, il bello del calcio è vedere tutti in campo”.

Mancini ha detto che l’Austria era stata studiata e si conoscevano le difficoltà che crea, per la mentalità, per la forza. Poi era la prima gara a eliminazione diretta e si sapeva che mentalmente sarebbe stata la più difficile. Da quella gara l’Italia ha imparato a essere più forte. É vero che ha sofferto ma ha anche fatto 26 tiri in porta. Sono stati momenti difficili ma alla fine ha  vinto con merito. “Non esistono gare semplici. L’Europeo ci insegna questo, squadre fortissime hanno sofferto”.

Ora si pensa solo a domani. Mancini ha sottolineato che si affronterà quella che é la miglior squadra in Europa insieme alla Francia ma “L’importante è vincere, sappiamo chi affrontiamo, non sono lì per caso“. Ha detto di avere grande rispetto del Belgio ma si dovrà fare la partita e vedere quello che accadrà. La Svizzera ha battuto la Francia, l’Olanda è andata fuori con la Repubblica Ceca: gare facili ora non ci sono. L’Italia é nella parte del tabellone più difficile, si sa che che sarà dura e difficile ma il gruppo é  consapevoli delle proprie qualità. “Abbiamo un certo tipo di gioco, ce l’ha anche il Belgio, sarà una gara importante. Siamo felici di quel che abbiamo fatto fino ad oggi”.

Infine due parole sullo spirito per gli Europei “Divertirsi è alla base di tutti i lavori, è ancora più bello. Se ci ricordiamo di fare un gol più degli avversari è ancora meglio”.