Il mio pensiero va a quelli che non sono potuti venire allo stadio e a Giovanni Martinelli, che anche se non ha potuto vedere questo derby credo sarebbe orgoglioso della sua squadra. Ma siamo contenti, era la settimana giusta e abbiamo trovato il risultato che volevamo. I prezzi della partita? Ognuno fa le scelte che crede, ma io come ho sempre detto ero dalla parte di quelli che sono rimasti a casa e dedico a loro la vittoria. Toni? Lo scorso anno Cacia ha fatto il record di gol in una stagione e quest’anno Luca ha fatto quello di reti in Serie A.
E nonostante questo continuano a dire che Mandorlini non sa usare al meglio le proprie punti. Toni è determinante e la squadra ha fatto tanti punti, quindi sono contento. Mondiale? É anche una questione di età, ma Prandelli conosce Toni e le sue caratteristiche uniche. Per statistiche e prestazioni meriterebbe di andare, ma ci sono tanti altri fattori in gioco. Il mio futuro? É la prossima partita, al resto non penso. Non ho mai avuto problemi e mai li avrò quando ci sarà da parlare parleremo. Cacciatore? All’intervallo volevo dargli un pugno (ride). Scherzi a parte, ero arrabbiato perché eravamo troppo timorosi, non stavamo facendo la partita che volevamo. La squadra a volte va stimolata. La dedica, ripeto, va a chi non ha potuto comprare il biglietto perché troppo caro e a Giovanni Martinelli che oggi sarebbe stato felice. La mia avventura qui è iniziata con lui e rimane una figura importante. Europa? Siamo lì, pensiamo solo a fare più punti possibile”.
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