REGGIO EMILIA – Le parole del tecnico del Catania al termine della partita col Sassuolo:
“Siamo scomparsi dal campo al gol del pareggio. Stavamo comandando il gioco. Mentalmente abbiamo ceduto, metabolizzando male l’episodio. Non avremmo dovuto farci colpire così a fondo nella nostra fiducia. C’è rammarico e rabbia per una partita persa in un minuto. Prima del gol subito abbiamo rischiato pochissimo. Loro stavano più alti con una punta in più ma avremmo anche potuto ripartire e far male. Dopo il primo gol non c’è stato neanche il tempo di intervenire dalla panchina. Col senno di poi avrei fatto qualcosa ma è passato davvero poco tempo ed avevo alcune situazioni fisiche da valutare”.
“Contraccolpi così non devono accadere. Siamo noi i responsabili. É anche vero che negli scontri diretti abbiamo sbagliato la tenuta mentale. Contro altre squadre, più quotate, abbiamo fatto meglio. Siamo consci dei nostri errori. C’è poco tempo per migliorare. Non faccio percentuali. La salvezza resta una questione aperta, ci siamo complicati la vita per questo dobbiamo raddoppiare gli sforzi. Dobbiamo provarci fino alla fine per i nostri tifosi e per la nostra città. Dobbiamo metter in campo tutto”.
“C’è pressione, se abbiamo delle reazioni negative ad alcuni episodi è perché ci teniamo, non il contrario. Ai tifosi non vanno fatti appelli. Dobbiamo dimostrare loro quanto ci teniamo. Ci siamo guardati in faccia con la squadra, non si molla di un centimetro, nessuna rassegnazione, nessun cedimento. Ci siamo complicati la vita, adesso dobbiamo rimediare e fare qualcosa in più”.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]