MASCALUCIA (CT) – Circa sette mesi fa muoveva i suoi primi passi nel campionato di serie A. Di tempo e punti ne sono passati, adesso Rolando Maran, conquistata la Serie A con largo anticipo, muove i suoi primi passi verso un nuovo inesplorato territorio, l’Europa. Il primo appuntamento si chiama Parma. In sala stampa il tecnico del Catania risponde alle domande di cronisti e tifosi partecipanti alla rubrica “Fai la tua domanda a..”
“Emozione? C’è soddisfazione ed orgoglio. Finalmente non parliamo di far punti per salvarci. Stiamo inseguendo obiettivi diversi. Dobbiamo recuperare punti, ci metteremo tutte le forze. Sappiamo le difficoltà che troveremo. Ma non ci dimentichiamo la nostra realtà.
Salvezza? Ci credevo sin dall’inizio. Magari la sorpresa è stata raggiungerlo così in fretta. Siamo andati in crescendo per consapevolezza. Più andavamo avanti più capivamo di poter far bene. Le insidie si nascondo ovunque. I momenti negativi possono capitare ma abbiamo sempre corso. Alla ripresa, dopo la sosta, abbiamo dato una bella accelerata.
Quando si è realisti non c’è da temere nulla. Vedo le risposte della squadra. Dobbiamo esser consapevoli di quanto fatto finora. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante, Ambire ad altri obiettivi è sintomo di maturità e responsabilità. Non deve farci vivere con ansietà. Cerchiamo di sfruttare a nostro modo questa possibilità. Comunque finisca questa stagione abbiamo mostrato un bel Catania.
Inter e Fiorentina? Stanno davanti a noi. Non dobbiamo far la corsa su nessuno, solo su noi stessi. Abbiamo un ciclo molto difficile. Saremo messi alla prova nelle prossime cinque gare. Cerchiamo di prolungare quanto più possibile il nostro periodo positivo.
Il Parma è tra le squadre più attrezzate. Ha espresso un buon calcio, è una squadra molto fisica ed organizzata. Mi aspetto che si possa soffrire, dovremo esser bravi ad interpretare le fasi della partita. Ci aspetta una gara molto difficile. Almiron e Barrientos sono fuori, suoi tempi non saprei ancora esprimermi.
Il 4-2-3-1? Sicuramente è un sistema di gioco che avevo utilizzato in passato. Il cambio del modulo è frutto del lavoro, dell’evolversi delle cose. Però avevamo fatto bene anche con altri moduli. C’è sempre stata grande disponibilità da parte della squadra. Abbiamo trovato una compattezza diversa, siamo più corti, subiamo meno goal. Lodi si è calato subito nel nuovo modulo. Riesce ad interpretarlo sempre a suo modo.
Il 4-3-3 del Parma è molto simile al nostro. Hanno raccolto meno di quel che meritavamo. La neve non mi preoccupa, ci sono abituato a star sulla neve. Ho molta fiducia. Bellusci? Ho deciso di premiarlo e dargli continuità. Si è fatto trovare pronto. Non vuiol dire che chi stava giocando prima di lui faceva meno bene. Sono momenti della stagione”.
Quanto può influire una classifica finale che veda il Catania “meno piccola” che in passato sulle scelte di un giocatore ma anche di un allenatore?
(Marco Mobilia)
“La società è stata chiara no? Per adesso continuiamo su questo campionato. Queste considerazioni le faremo al momento opportuno. Finire bene il campionato non significa partir bene nel successivo. Bisogna sempre cercare di aggiungere qualcosa”.
Guidolin ha porto complimenti al Catania ma ha anche detto di esser infastidito nel vederlo così in alto; questa classifica la mette a disagio?
“Noi stiamo benissimo nella nostra classifica. Ci fa piacere dar fastidio a qualcuno. Vogliamo continuare a stupire come abbiamo fatto finora.
Tutti hanno avuto un’occasione tranne può esser l’ora di Keko?
(Salvio Fiorenza)
“Tra le varie soluzioni abbiamo provato anche questa. Ci sono dei pro e dei contro in qualsiasi soluzione. Keko è molto generoso. Il Parma spinge molto dal lato in cui abbiamo provato Keko. Bisogna vedere se ha i 90′, ma darà tutto il possibile se chiamato”.
Gomez dalla partita contro il Napoli non sembra al top. Nella normale evoluzione dello stato di forma di un giocatore può esser questa la spiegazione di quel quid che manca in area avversaria dove si crea tanto ma si segna poco?
“Papu ha fatto sempre la sua parte. Chiedo sempre molto a lui. Scatta sempre ed è faticoso. Delle volte si è anche sfortunato. Nel momento in cui entra la palla cambiano anche i giudizi. Adrian dà sempre una grossa mano. E’ un giocatore che in ogni momento riesce a dar un contributo alla squadra”.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]