Da piccolo giocavi in attacco poi hai scelto la porta. Come spieghi questo cambiamento di ruolo? Merito di mio fratello che mi ha suggerito di spostarmi in porta. Evidentemente davanti non ero abbastanza bravo… (ride, ndr)
Ti sei aggregato in gruppo più tardi rispetto agli altri. Ti senti pronto per una nuova stagione? Veniamo dalla vittoria in Coppa Italia contro la Roma. Vogliamo riconfermare quanto di buono abbiamo fatto fino adesso e stiamo lavorando per questo.
Si è parlato di un Marchetti blaugrana fino a qualche tempo fa. Sei in rimasto in biancoceceleste, perché? Di notizie se ne sentono tante. Ho deciso di rimanere alla Lazio e di giocarmi le mie carte qui. Ho 30 anni e so che posso dare ancora tanto a questa squadra.
A che punto siete? “Sappiamo che dobbiamo lavorare ma siamo ancora agli inizi e vogliamo tirare fuori il meglio da noi stessi”
L’anno scorso avete eliminato la Juve in semifinale di Coppa Italia. Un buon auspicio per la Supercoppa? “Mi auguro ci siano delle analogie, sarebbe buono per noi perché li abbiamo eliminati. Sarà una partita tosta, loro hanno fatto degli acquisti importanti e si sono rinforzati. Noi pure, ce la giochiamo a viso aperto con la convinzione di poter vincere la partita. Se sarà durante i 90 minuti, se sarà dopo non lo so. Già dai primi giorni di ritiro ho visto negli occhi dei miei compagni la voglia di vincere e questo mi dà fiducia per l’inizio di stagione e per questa partita”.
Come vedi la Lazio all’inizio di questo campionato? “Non mi piace fare delle griglie. Nella mia testa e in quella dei miei compagni sappiamo dove vogliamo arrivare. Starà al campo dire se meritiamo quei primi tre posti. Sarà dura perché le altre concorrenti stanno bene, si sono rinforzate e dobbiamo essere ancora più bravi perché rispetto a questi ultimi due anni le squadre che si contendono i tre posti sono aumentate”
Che ne pensi del momento del calcio italiano? Sembra che la tendenza verso l’esodo dei campioni si sia nuovamente invertita… “Ci sono parecchi fattori che incidono su una scelta del genere. In Italia si sta bene e personalmente, andando all’estero, mi viene da pensare che non si siano trovati bene. Il calcio italiano è in un momento di crisi, è sotto gli occhi di tutti che non stiamo attraversando un buon momento economico. Ma penso che abbiamo tutte le potenzialità per tirarci fuori. Il calcio si è ridimensionato e sta dando input giusti per ripartire. Se questi giocatori sono venuti in Italia è perché credono di essere protagonisti anche qui”
Come hai trovato i tuoi compagni di reparto da Bizzarri ai giovani Strakosha e Guerrieri? Strakosha e Guerrieri mi sembrano giovani preparati e interessanti che possono far bene. Bizzarri mi sembra da tempo una sicurezza. Lo vedo tranquillo al di là di quello che sarà il suo futuro.
[Pasquini/Cucina – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy