Pasquale Marino ha parlato della partita contro l’Inter nella sala stampa a San Siro: “Oggi abbiamo commesso qualche ingenuità di troppo: nei primi minuti abbiamo avuto qualche palla-gol nonostante fossimo contro un avversario importante come l’Inter, negli episodi gol siamo stati disattenti e gli abbiamo regalato un tempo. Nella ripresa la squadra è stata forte, ha cercato di recuperare la partita e ha tentato il tutto per tutto: questa è una nota positiva. Quella negativa è che siamo sempre stati inguardabili”.
Il tecnico ha parlato della prestazione degli avversari: “L’Inter oggi ha dilagato solo per le nostre ingenuità sui primi tre gol: siamo stati disattenti e lenti, gli avversari hanno potuto giocare su spazi più ampi e giocatori come Zarate e Milito sono diventati ancora più veloci. Meritavamo però il pareggio”. L’allenatore è poi passato ad analizzare i problemi della squadra: “Noi adesso abbiamo il nostro futuro e il nostro destino nelle mani: se giochiamo come abbiamo fatto oggi nel secondo tempo, ci possiamo tirare fuori, ma se continuiamo a fare troppi errori ci sarà da soffrire, questo ce lo dobbiamo mettere in testa” e ha difeso il proprio sistema di gioco: “Penso che sia inutile parlare di sistemi quando si subiscono gol con squadre schierate e si commettono disattenzioni. Io ho cercato di mettere la squadra in in modo che potesse fare da filtro senza essere troppo sbilanciata. Se la squadra poi fa errori che compromettono la partita, la colpa non è solo del sistema di gioco”.
La colpa, secondo il mister, è anche degli infortuni: “Abbiamo avuto infortuni importanti quest’anno che ci hanno privato di giocatori che avrebbero potuto far crescere la competizione all’interno del gruppo. Abbiamo a disposizione sempre gli stessi uomini, senza alternative. Ne stiamo recuperando alcuni che presto ritorneranno in condizione”. C’è comunque ottimismo in vista dei prossimi incontri: “Non è più tempo di cercare alibi, ma se acquisiamo la stessa mentalità che abbiamo avuto nel secondo tempo oggi, ci sono i presupposti per fare bene nelle prossime partite, soprattutto per quelle in casa. Possiamo ambire a qualcosa di più dei 40 punti necessari alla salvezza”. Riguardo a Palacio, oggi schierato quasi come mediano, distante dall’area di rigore: “Mediano è parola grossa, ho cercato di schierarlo per dare ampiezza alla manovra”. E su Veloso, bocciato da Preziosi: “Non è ancora il giocatore che conosciamo, ci vuole tempo prima che il ragazzo ritorni in condizione in quanto arriva da un infortunio e in quei casi si fa sempre fatica a recuperare”. Marino non fa mistero di sentirsi in discussione: “Noi allenatori siamo sempre in discussione ma c’è da dire che negli scorsi incontri siamo sempre stati in partita fino alla fine”.
[Andrea Oliveri – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]