«L’organizzazione di gioco fa elevare le prestazioni dei singoli». Nella sala stampa del Ferraris, Pasquale Marino ribadisce la sua filosofia per ottenere la terza vittoria di fila in casa. Insomma, ordine e disciplina per rendere al meglio. E prosegue: «Dobbiamo cercare di curare al meglio i particolari e cercare di offrire anche fuori casa delle prestazioni importanti». Il tecnico del Genoa è contento anche per una caratteristica dei suoi uomini: «Mi soddisfa molto la voglia di giocare della squadra». E lo spirito di sacrificio: «Se si riesce a giocare in questa maniera, con due tornanti offensivi, due punte, due terzini che hanno spiccate caratteristiche offensive è normale che bisogna sacrificarsi tutti. Anche i due attaccanti devono partecipare alla manovra difensiva. Lo spirito è quello giusto: la duttilità dei ragazzi mi consente di fare qualsiasi sistema di gioco».
L’allenatore rossoblù si sofferma sul solito “black out” della squadra nei minuti finali: come con Udinese e Napoli sono arrivate con le consuete sofferenze. «Farei finire le partite al 30° del secondo tempo, per come sono andate queste tre gare in casa. Quel quarto d’ora finale con l’Udinese, col Napoli e ora con la Lazio ci ha messo in difficoltà: dobbiamo chiaramente migliorare in certe situazioni, ma la perfezione non esiste». «Abbiamo tanti pregi, ma anche tanti difetti su cui dobbiamo lavorare per correggerli» conclude Marino.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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