L’atleta italiano, ha coronato ieri l’impegno e i sacrifici di anni di allenamenti siglando il suo primo successo in una gara di livello internazionale. Parliamo dell’iconica skyrace della Val di Fassa (Canazei) che, giunta alla 26a edizione, ha scritto un’altra pagina memorabile nella propria importante storia, fatta di grandi imprese e straordinarie rimonte All’evento internazionale, valido per il circuito Golden Trail National Series by Salomon, Mattia Bertoncini con il suo inseparabile Suunto Race ha stoppato al traguardo con il tempo di 2h09’27”, precedendo di 18 secondi Gianluca Ghiano e a seguire Tiziano Moia.
Il nostro atleta ha mostrato uno straordinario carattere e una tenacia da grande campione, infatti, solo negli ultimi tiratissimi chilometri di questa veloce skyrace, in cui si sono registrati anche degli infortuni per fortuna non gravi, si è deciso il podio. Mattia ha dunque centrato una vittoria che sa di epico, in una delle competizioni di skyrace più importanti al mondo!
Un raggiante Mattia al temine della gara ha commentato così in merito ai parametri che ha controllato sul display Amoled da 1,43″ del Suunto Race: “Oggi, per caratteristiche del percorso molto veloce, ho monitorato soprattutto la distanza, poi mi ha dato grande ‘conforto’ il dato relativo alla mia velocità verticale. Quest’ultimo lo ritengo un parametro molto importante che, abbinato ai dati “distanza” e altitudine, mi permette di capire se sto correndo secondo parametri che mi ero prefissato prima dello start”.
Hai parlato di velocità verticale, qual era il valore su cui ti sei focalizzato?
“Come tutti gli atleti, non ho un valore ‘fisso’ come velocità verticale, infatti, varia sempre in funzione della pendenza del terreno che si va ad affrontare. In ogni caso, cerco e ho cercato qui a Canazei di stare sempre sopra i mille metri/ora (intendendo il dato in dislivello positivo, ndr) che va sempre bene… insomma, significa che si sta salendo forte! Al passaggio della Forcella Pordoi, passaggio chiave della gara, sono stato come valore tra 1.200 mt/h e 1.400 mt/h, quindi vuol dire che ero in forma e che stavo andando bene!”.
Questo successo quanto vale?
“Vale tantissimo! Diciamo che si tratta della mia prima vittoria su un palcoscenico internazionale. Non me lo aspettavo, sono veramente contento”.
Per Suunto Italia, che alla DoloMyths Run ricopre da anni il ruolo di official timekeeper, non poteva esserci dunque migliore soddisfazione per un weekend legato alla corsa off-road tra i più importanti nel panorama nazionale e internazionale.
La presenza di Suunto quale partner all’appuntamento di Canazei non è passata inosservata, vuoi per il supporto garantito agli atleti in gara, suggellato come detto con lo straordinario successo di Mattia Bertoncini nella skyrace, sia le prove dei prodotti, con la grande novità Suunto Race S, sia per i tanti feeedback positivi raccolti di centinaia di appassionati che hanno preso parte al weekend di gare (oltre alla skyrace di ieri, sabato 20 sono andate in scena le prove “Trail – 42k e 12K”).