Nella dieci giorni Azzurra il campionato di serie A ha osservato un turno di riposo per lasciare spazio agli impegni della Nazionale, ma le società del massimo campionato non sono certo andate in vacanza. Tante le voci di mercato, vere o presunte, circolate attorno all’ambiente rossoblù, che nel frattempo ha cominciato a preparare la sfida di domenica prossima col Cagliari, in attesa che i convocati dai rispettivi Ct tornino a Pegli.
Pianetagenoa ha analizzato il momento che vive il mondo rossoblù insieme a Mauro Casaccia, giornalista del Secolo XIX che segue giorno dopo giorno le vicende del Grifone. Con lui, che è stato inviato per il suo quotidiano ai Mondiali di Sudafrica 2010, si è parlato anche dei genoani azzurri e, come ha rivelato lo stesso Casaccia, di una possibile nuova chiamata in arrivo a Pegli dall’Argentina, tutta per Rodrigo Palacio.
Mauro Casaccia, partendo dal tema-Nazionale, stasera in Ucraina Mimmo Criscito partirà da titolare, ma a Lubiana è stato preferito Balzaretti come terzino sinistro. È stata solo un’eccezione o diventerà la regola?
«Credo che la situazione degli esterni in Nazionale sia molto aperta. Fin dalla sua prima partita da Commissario Tecnico, che ho seguito, a Londra contro la Costa d’Avorio, Cesare Prandelli ha sottolineato che quello era uno dei luoghi tattici in cui avrebbe fatto più esperimenti: infatti, prima del suo infortunio, toccò ad Antonelli sulla sinistra. Cassani era infortunato e Maggio ha fatto bene, sulla corsia di destra. Criscito ha assolutamente ampi margini per essere schierato come titolare».
Potrebbe esserci spazio in azzurro per qualche altro giocatore del Genoa?
«Al momento non è semplicissimo dirlo. Prandelli ha parlato dei “futuribili”, vale a dire El Shaarawy e Destro, ma sono giocatori ancora giovani, adatti in ottica Under 21. Per quel che riguarda la prima squadra, per rendimento il nome è quello di Marco Rossi: ha Lippi venne la tentazione di provarlo, ma ad oggi, vista l’età avanzata, è complicato. Tornando al discorso di prima, se per gli esterni la situazione è sempre aperta Mesto potrebbe avere un’opportunità».
Il Secolo XIX ha parlato di un interessamento del Grifone per Tzorvas, quanto è possibile in suo arrivo? Tenendo conto che, da quello che si legge, la partenza di Eduardo appare scontata…
«Non credo che sia così scontata. Con le ultime prestazioni ha riacquistato e ha dato fiducia al Genoa, credeva molto in lui in estate. C’è una valutazione in corso. In questo momento le possibilità che venga confermato sono certamente aumentate. Tzorvas è uno dei tanti nomi che si fanno. È un’occasione perché è un buon portiere, viene da una realtà completamente diversa da quella italiana e vorrebbe provare un altro campionato».
Sulle vostre pagine avete anche parlato del centrocampista svedese Elm. Di che giocatore si tratta e quante possibilità ci sono che possa venire al Genoa?
«Elm è un giocatore che non piace solo al Genoa, è questo il punto. È un centrocampista di qualità, di quelli che sanno fare un po’ tutto, è meno fisico di Kucka. Lo considerano uno dei talenti migliori di Svezia dopo Ibrahimovic, non a caso è già valutato sette milioni di euro. Suo fratello ha già giocato nel Fulham e, probabilmente, la sua preferenza è per il calcio inglese, dove ha molti estimatori».
A proposito di svedesi, Hallenius che fine ha fatto?
«Hallenius è in Svizzera. Ha giocato poco e ha avuto difficoltà dopo il suo infortunio. È un altro di quei giocatori su cui bisognerebbe attendere. Il suo arrivo è stato viziato da attese superiori. È un talento, ma il suo magnifico gol, mostrato anche al Puskas Awards, ha fatto aumentare di molto le credenziali nei suoi confronti».
Restando sul mercato, in attacco la situazione è complicata. C’è stata una “folle” girandola di nomi, tra cui Borriello, il cui arrivo sembra sfumato. In più c’è in arrivo Zè Eduardo. Come si risolverà questo rompicapo?
«Zè Eduardo arriverà sicuramente, come Birsa. In ballo ci sono due riscatti e una comproprietà da definire: le prime sono quelle di Floro Flores e Boselli, la seconda quella di Paloschi. È facile che il Genoa voglia aggiungere al suo organico una prima punta di peso, rispetto ad un opportunista come Paloschi. Riguardo a Borriello, il discorso è prematuro. In più a Roma c’è una situazione societaria particolare. L’ingaggio è molto alto, ma in realtà questa trattativa è stata più che altro una suggestione».
Tanti i nomi circolati anche per la panchina, ma Ballardini non meriterebbe una riconferma?
«In questo momento sì. Ha fatto bene e con lui c’è stata una crescita. C’è stata una fase di buon Genoa, nonostante alcune battute d’arresto evitabili, come a Catania. Si è calato bene nella realtà rossoblù, non solo sotto il punto di vista del comportamento, ma sotto il profilo della conoscenza del “mondo Genoa”, nel rompere quell’aura che lo circondava di persona fredda e ha dimostrato di avere umanamente delle doti importanti».
Domenica arriva il Cagliari, che partita sarà?
«Una partita che si può giocare liberamente. Nessuna delle due squadre patisce particolari ansie di classifica. Ci saranno assenze pesanti a centrocampo, sia nel Cagliari, dove macherà Conti, sia nel Genoa, privo di Kucka e Veloso. Ci saranno comunque ottimi interpreti, come Cossu, che è il miglior assist man del campionato, e Palacio che, secondo le voci che arrivano dall’Argentina, potrebbe guadagnarsi la convocazione in Nazionale per la prossima Coppa America. Ci sono tante aspettative, da parte delle due squadre, per provare a conquistare un piazzamento migliore in classifica, e per i singoli, a caccia delle conferme che stanno cercando».
[Fabio Aronica – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]