Campagnaro recupera? “Sarà difficile, l’ho provato ieri ma non vorrei perderlo fino alla fine dell’anno. Penso ne faremo a meno, poi valuteremo col Siena. Alternativa? Grava non è ancora al top, può aiutarci a partita in corso. Credo si partirà con Britos, Aronica e Cannavaro spostato sulla destra. Britos è finalmente in forma, dopo veramente tanti problemi”.
Quanto ti senti napoletano? “Anche caratterialmente mi avvicino molto a voi. Si percepisce, la gente me lo dice, non c’è bisogno di di ricordarlo. Mi attacco a tutto per poter vincere, ma spesso c’è l’imponderabile e quindi credo anche alla scaramanzia. Non è vero, ma ci credo. Sono cose però marginali, al primo posto viene l’applicazione nel lavoro. Da lì dipende molto del risultato”.
Se si vincono le due partite si potrebbe limitare a sei punti in meno rispetto allo scorso campionato? “Facciamoli alla fine questi discorsi, porta pure male! Io mi limito a dire che anche se non dovessero andare bene, considerando che abbiamo fatto la Champions in un certo modo e siamo in finale di Coppa, la stagione resta buona. Ripeto che Galliani, che ha un certa esperienza in Champions, che una società ed una squadra strutturata come il Milan perde gli 8-10 punti, figuriamoci una squadra inesperta come la nostra…”
Che effetto farebbe la Champions per il secondo posto? “Arriviamoci prima, domani ci giochiamo tutto il campionato. Non dobbiamo ripetere gli errori visti in alcune gare, se si sbaglia domani c’è pochissimo margine per recuperare. A me non è mai piaciuto guardare gli altri, quindi vinciamo noi queste due partite”.
Quando il giocatore esce, manda a quel paese l’allenatore, e voi capite il giocatore autorizzate questi comportamenti? “Sì, cerchiamo a volte di tappare queste situazioni. Sono dalla parte di Rossi. In questa epoca non ci sono più i valori di una volta, in campo entra uno spaccato di una società. Io, ai miei tempi, diventavo rosso di fronte all’allenatore. Sono tutti autorizzati a rispondere e spesso il tecnico non è tutelato. Lo svantaggio alla fine è della società.”.
Spesso sei stato criticato per aver impiegato pochi giocatori, sei pronto ad una rosa di 18-20 giocatori? “Secondo voi un tecnico può mai essere autolesionista. Se si fanno giocare spesso gli stessi è perchè c’è un motivo. Se uno è al 70% e il sostituto, anche se al top, può dare il 50% allora è chiaro che si va avanti col titolare. Le alternative a volte mi hanno dato insicurezza,alcuni per dei motivi, altri per la giovane età, e per questo spesso ho confermato i titolari rischiando anche infortunati. Pandev, ad esempio, è un top player e lo abbiamo recuperato, poi è stato merito suo quello che ha fatto. Se avessimo avuto un ragazzino giovane il pocho sarebbe sceso in campo anche al 50%”.
Pioli bestia nera? “Non è mai l’allenatore. Fa parte del discorso mediatico, ma dipende dalle squadre che uno allena, dal momento in cui sono programmate alcune sfide. E’ un bravo allenatore, ha fatto una grande cavalcata dopo aver capito come schierare il proprio materiale. E’ una squadra di buon livello con tanti giocatori importanti come Diamanti, Di Vaio, Acquafresca, Mudingayi. Usano anche il nostro stesso modulo, è una mia soddisfazione: sembrava dovessi cambiare io modulo ed invece tutti mi sono venuti dietro con la difesa a tre”.
Lavezzi ancora fuori, viene preservato per la Coppa Italia? “Per me al primo posto c’è il risultato e il rendimento della squadra. Il primo dato per poter scegliere è la partita appena finita e come hanno giocato, poi ci sono gli allenamenti e lo spirito degli esclusi. Il Palermo era arrivato avvelenato ma, nonostante tutto, il Napoli ha fatto una grande prova. I migliori sono stati Hamsik, Pandev e Cavani e loro non si possono discutere. Sono contento di vedere il pocho che si allena al massimo per poter rientrare e sono convinto che servirà a partita in corso. A Roma volevo chiuderla con il pocho, era la soluzione migliore in quel momento, ma mi sono reso conto che non era ancora al top. Altri elementi stanno meglio di lui. Bisogna mettersi al servizio della squadra rispettando le scelte, perchè sono finalizzate al risultato. Il Napoli sta crescendo e, anche chi si è sentito in questi anni intoccabile, deve capire che c’è competizione”.
“Al momento mi sembra che sia l’Udinese la favorita per il terzo posto. Noi affrontiamo la rivelazione del campionato e, arrivati a questo punto, ci sono pochi margini di recupero in caso di passi falsi. Metterò in campo ovviamente la migliore formazione ed ho già detto che mi aspetto un clima come quello del San Paolo”
[Antonio Gaito e Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]