Mazzarri-Allegri: sfida nella sfida

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Colleghi sì, amici mai. Mazzarri e Allegri, i due tecnici toscani più famosi sulle panchine di serie A, hanno sempre vivacizzato le vigilie di Napoli-Milan, soprattutto quella del febbraio 2011 che valeva il primo posto in classifica. Botte e riposte, battute a distanza, complimenti reciproci mai, qualche punzecchiatina sì, anzi più di semplici punzecchiatine. Rivalità tra allenatori, rivalità tra toscani. Rivalità tra livornesi, vivono a cinquanta chilometri di distanza: Mazzarri vive a San Vincenzo, una località a sud di Livorno, città dove invece abita Allegri. Il tecnico del Milan nel Livorno ci ha giocato, quello del Napoli invece il Livorno lo ha allenato vincendo uno storico campionato di serie B.

Secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Mattino – I battibecchi cominciarono quando Allegri allenava il Cagliari e Mazzarri era sulla panchina azzurra. La tensione salì alle stelle prima della sfida scudetto Milan-Napoli, si giocò di lunedì sera e i rossoneri vinsero 3-0. Mazzarri fece un riferimento all’arbitraggio prima di Milan-Napoli al «Meazza», precisando quanto accaduto la domenica precedente tra Chievo e Milan a livello di episodi arbitrali, Allegri rispose al tecnico azzurro che avrebbe potuto scegliere lui l’arbitro e portare il pallone. «Non volevo fare nessuna polemica, Allegri forse ha la coda di paglia», aggiunse successivamente Mazzarri nel giorno della vigilia. Una settimama di frecciate a distanza, quella che portò alla supersfida del «Meazza». Nessuno dei due allenatori si tirò indietro, anzi tutti e due caricarono la partita. Allegri sottolineò che Mazzarri aveva deciso di risparmiare Cavani in Europa League il giovedì precedente contro il Villarreal perchè considerava quella contro il Milan una sfida scudetto ma che poi pubblicamente non scopriva le carte.

Una partita giocata in anticipo tra i due allenatori. Quel match fu arbitrato da Rocchi, il Milan vinse nettamente (3-0) ma il rigore segnato da Ibra, quello che consentì alla squadra di Allegri di passare in vantaggio ad inizio secondo tempo, fu «generoso» nei confronti dei rossoneri. Più soft le vigilie dell’anno scorso, due partite che furono comunque infuocate in campo, soprattutto quella di ritorno per l’espulsione di Ibrahimovic che rifilò una manata ad Aronica. Però le dichiarazioni della vigilia e quelle del post partite furono decisamente più equilibrate. Mazzarri dopo il successo del Napoli al San Paolo sottolineò la prestazione del Milan. Quest’anno le posizioni si sono ribaltate. Adesso è il Napoli più avanti, il Milan invece è in difficoltà e addirittura Allegri è a rischio panchina. Si ripropone la sfida tra i due «toscani», tra i due «carissimi nemici», sportivi s’intende. Colleghi sì, amici decisamente no. Sfide da avversari e basta. Toscani tutti e due, protagonisti in serie A, ma con modalità d’arrivo diverse in massima serie. Allegri dopo la promozione con il Sassuolo dalla C1 alla B, arrivò a Cagliari in A e poi al Milan. Mazzarri in serie A ha allenato Reggina, Sampdoria e Napoli ed è partito dalla C2 con l’Acireale. Sabato sera il nuovo faccia a faccia al San Paolo, in campo saluti veloci e poche parole, un contatto e basta. Mazzarri-Allegri, la sfida nella sfida.

[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]