Mazzarri: “Lo Scudetto si assegnerà all’ultima giornata, noi siamo lì e ci proviamo”

232 0

La conferenza stampa di Walter Mazzarri, trasmessa in diretta nel corso di Marte Sport Live si è appena conclusa. Questo quanto evidenziato da Tuttonapoli.net.

Classifica. Siamo soddisfatti della crescita vertiginosa che la squadra ha avuto in questi mesi. La nostra forza è stata quella di non guardare mai la classifica, concentrandoci allo stesso modo per ogni partita. Ci sono ancora otto finali e dobbiamo interpretarle come le precedenti”.

Sintesi perfetta tra calcio italiano e britannico. “Mi fa enorme piacere che da una voce autorevole sia arrivata un’affermazione del genere. Vuol dire che al di là del risultato la squadra e il suo gioco piace, diverte. Questo per me è molto importante, perché sapete che lavoro per ottenere la prestazione”.

Scudetto virtuale… “Quando si analizza il lavoro tecnico, quel lavoro di produzione sul campo, si deve dire che Napoli e Udinese stanno facendo un percorso eccezionale, considerando da dove vengono, i discorsi sul tetto ingaggi ecc. Un confronto va fatto anche sulla questione che ottenere risultati in un ambiente più tranquillo, meno esigente come quello di Udine è un tantino più facile. Far crescere un giovane a Napoli ad esempio è più complicato; spesso non si ha tempo per aspettarne la maturazione”.

…e Scudetto reale! “Io credo che lo Scudetto, per una pura questione di classifica e matematica, si assegnerà all’ultima giornata e noi ce la giochiamo fino alla fine. Nessuno di noi si è mai trovato in una situazione così importante di classifica. Anche in passato questi giocatori non hanno mai ambito a certe posizioni. Il mio compito e il compito di tutto l’ambiente è di non dare ai ragazzi eccessive pressioni, perché sono ovviamente controproducenti. Noi dobbiamo cercare di onorare al massimo ogni partita che ci aspetta, spero che i ragazzi interpretino al meglio questo concetto. Maggio è arrivato in nazionale perché ha beneficiato di una mentalità presente nel suo club, la consapevolezza di poter mettere sotto l’avversario se si gioca come si sa”.

Sprint finale. “Mi consola il fatto che a fine campionato le condizioni dei terreni di gioco sono migliori, a me piace giocare palla a terra quindi può essere una cosa positiva. D’altra parte il nostro rendimento porta gli avversari, soprattutto al San Paolo, a fermare questi schemi di gioco, anche perché per le nostre caratteristiche non possiamo variare più di tanto”.

Quei tre davanti. “Il Napoli è un mosaico, fa gioco di squadra, un meccanismo di incastri. Non mi piace limitarmi ai tre davanti, perché anche se sono i finalizzatori, quelli di maggior talento, i più rappresentativi, è grazie a quelli che stanno dietro che possono fare quello che fanno. L’Italia ieri ha segnato quando a portato cinque giocatori in area, noi spesso arriviamo in area anche con sei giocatori!”.

Derby di Milano. “Non tifo per nessuno, tifo solo il Napoli, la nostra è una corsa con noi stessi e ci attende una gara difficilissima con la Lazio e direi che è molto meglio concentrarci su quella. Ci sono ancora 24 punti in palio e può accadere di tutto”.

Pronti per acquistare un top player. “Tutti gli allenatori ne vorrebbero, ma ogni inserimento deve mantenere certi equilibri. I ragazzi che sono venuti a Napoli, si sono dimostrati idonei a questo tipo di rosa. Parlate dei tre tenori, se fosse venuto il quarto tenore, magari la squadra adesso si sarebbe ritrovata al 10° posto. E’ fondamentale l’armonia del gruppo. Grazie a quest’armonia e al lavoro sul campo il Napoli è riuscito a far rendere al massimo la propria rosa, questo è un dato incontestabile se si guarda al tetto ingaggi e al mercato in entrata”.

Menez. “E’ un gran giocatore, non c’è bisogno che lo dica io, ma queste sono questioni che riguardano giugno, ora restiamo concentrati su quel che c’è da fare adesso”.

Guardarsi le spalle.Ho grande stima di Guidolin, è un grande professionista, quando io ho cominciato e sono stato suo collaboratore, lui era già un allenatore affermato. Non solo l’Udinese, anche la Lazio è ancora in corsa per lo scudetto, la matematica parla chiaro: bastano due partite perse e si riaprono tutti i giochi”.

[Riccardo Rossi Fonte: www.tuttonapoli.net]