L’Inter dilaga al Luigi Ferraris, con un netto 4-0 alla Sampdoria. A fine match, Walter Mazzarri analizza così la vittoria di Genova ai microfoni di Sky. ”Io guardo la prestazione. Oggi abbiamo vinto e abbiamo giocato peggio del solito nel primo tempo. Ci lasciavano spazi dietro, per come intendo io il calcio non m’è piaciuto. Nel secondo tempo abbiamo giocato da grande squadra, s’è capito cosa si doveva fare. Se fai i gol, poi, anche i giudizi cambiano”.
C’è bisogno di una scossa sempre? ”Non so, può darsi. Ma c’è bisogno di una mentalità da grande, di una continuità. Magari a Livorno, come detto, dovevo arrabbiarmi nell’intervallo. Ma l’approccio alla gara doveva essere e diverso”.
Il Kovacic migliore? ”Se ha giocato è perché ho visto che è migliorato. Oggi ha giocato per la squadra, ha fatto comunque le sue giocate: sta attrezzandosi per diventare un campione, ma deve continuare così. Potrà solo che migliorare ed esplodere, su tutto”.
Ranocchia ingenuo sul rigore: ancora immaturo? ”Io non avevo mai accantonato lui, è che stavano meglio altri. Oggi ho provato un po’ a mettere precisione sui difensori , forse, per eccesso di generosità e con l’istinto è intervenuto e ha procurato il rigore. Ma sta facendo molto bene, l’ha capito anche lui che poteva evitare. Samuel a sinistra? Perché abbiamo bisogno di portare un uomo più avanti e a sinistra preferisco sempre mettere un mancino. Comunque la difesa ha fatto anche bene”.
Sulla gara di Icardi, dentro e fuori: ”Lui non doveva fare il gesto dell’orecchio, non so nemmeno cos’ha fatto. Per il resto ha fatto il suo, ha dimostrato anche personalità visto l’ambiente. Se continua così e se togliamo alcune cose superflue, diventa un grande giocatore. E’ un centravanti vero e deve pensare solo a giocare. La stretta di mano mancata? I fatti personali sul rettangolo di gioco vanno lasciati perdere, sono professionisti e non devono scordarselo. Dopo il gol gli avevo detto di andare via, ma solo questo posso dirgli oggi”.
Le voci di esonero? ”Io so cosa mi ha detto Thohir e cosa ci diciamo fra di noi in società. Più in alto vai ad allenare… Non guardo i giornali e il resto non mi interessa, già mi ero abituato a Napoli. La società poi valuta quell oche fai tutti i giorni, mi interessa solo il loro giudizio”.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]