Mazzarri: “Siamo stati cornuti e mazziati”

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Le parole riferite nella conferenza stampa di ieri da Mazzarri hanno già fatto il giro d’Italia. Una furia, attacchi senza se e senza ma contro una Juventus che per tutta la settimana ha parlato di spirito olimpico e dell’incapacità del Napoli di accettare il verdetto del campo, “Noi non accettiamo i verdetti? Pensino al fatto che hanno vinto 28 scudetti”, ha replicato Mazzarri, Occhio per occhio, dente per dente. A Villar Perosa è stato il momento dei dirigenti della Juventus per esporre le loro tesi, oggi a Castelvolturno quello di Mazzarri che ha esternato tutta la sua rabbia per quanto accaduto. Ha detto tanto, ma non tutto. A far infuriare il tecnico di San Vincenzo non solo quanto maturato sul campo. “Siamo stati cornuti e mazziati”, ha detto riferendosi alle decisioni del Giudice Sportivo. Nessuna colpa addossata a Tosel, dito puntato sugli arbitri e i suoi assistenti che, a suo dire, hanno compilati referti fantasiosi.

Partiamo da quanto è stato detto in conferenza stampa. L’unica squalifica che non verrà contestata dal Napoli sarà quella di una giornata per Juan Camilo Zuniga. Per il resto il club azzurro è in disaccordo su tutta la linea. Si comincia dalla squalifica a Mazzarri che recita esattamente così: “Walter Mazzarri è stato squalificato per una giornata per avere, al 47° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, uscendo dall’area tecnica e indirizzando al Direttore di gara un ironico applauso e un’espressione ingiuriosa”. Spiegazione che ha mandato su tutte le furie il tecnico. Mazzarri in conferenza stampa ha riportato tutt’altra versione. “C’è stato un applauso ironico nei confronti del guardalinee in occasione del rigore concesso alla Juventus, nulla nel finale di gara, né alcun diverbio con arbitro e quarto uomo”. Dove è la verità? Il Napoli in sede di ricorso farà valere le sue ragioni.

Da Mazzarri a Pandev. “Per tutta la gara – prosegue Mazzarri –  Mazzoleni è stato messo sotto pressione, soprattutto da parte dei calciatori della Juventus. Perché solo a Pandev il cartellino rosso?”. Il Napoli proprio non se la spiega questa espulsione e tramite il suo tecnico ha riesumato un termine che nel calcio inevitabilmente riporta alla mente Calciopoli e tutti gli ultimi scandali nostrani: sudditanza psicologica.

Uno sfogo durissimo, ma non è tutto. C’è anche una parte che è stata taciuta, quella che ha fatto più male e riguarda la sanzione ad Andrea Dossena. A cosa sono dovute le due giornate di squalifica? La società ha individuato il momento che ha fatto scattare la squalifica e ha assicurato che in alcun modo il calciatore s’è espresso con frasi offensive o intimidatorie nei confronti dell’assistente dell’arbitro. La dirigenza ne è sicura e fiduciosa sul fatto che, in sede di ricorso, queste ragioni possano portare a una completa assoluzione dell’esterno sinistro azzurro.

Giorni caldissimi, quindi, sul fronte polemiche, ma a 13 giorni dal 31 agosto è inevitabile parlare di mercato, anche perché il Napoli è chiamato a giorni movimentati con alcune decisioni che ancora non sono maturate. Anche in questo caso Mazzarri sarà il protagonista.

Cosa fare con Vargas?  Il calciatore ha ufficialmente chiesto maggior minutaggio. Per lui ci sarà spazio in Europa League, ma in campionato le porte del campo per il cileno sono praticamente chiuse. Lo staff mercato attende una riposta a breve, anche perché attorno al cileno si muove in pratica tutto il mercato del Napoli. La soluzione ideale sarebbe quello di cederlo in prestito a gennaio dopo avergli fatto disputare la fase a gironi di Europa League. Esperienza europea per poi giocare con continuità in campionato nella seconda parte di stagione in un’altra squadra. Il tutto condito da un’operazione che fa sognare i tifosi del Napoli. Giuseppe Rossi arriverà in Italia entro il 31 agosto e, se Vargas dovesse restare fino a gennaio, anche il club azzurro sarebbe pienamente in corso per l’attaccante nato in New Jersey, calciatore alle prese con un brutto infortunio che non gli permetterà di tornare in campo prima di febbraio.

Vargas via a gennaio e Giuseppe Rossi preso subito. Cosa c’entra, vi chiederete, Mazzarri in tutto questo? Il tecnico è centrale perché non solo deve convincere il cileno a restare fino a gennaio, ma persuaderlo del fatto che questa è la soluzione ideale per la sua carriera, cercando di evitare malumori successivi dell’attaccante sudamericano che potrebbero avere ripercussioni su tutto lo spogliatoio. Le possibilità che il confronto non vada a buon fine sono alte e per questo il Napoli sta già lavorando alle alternative. Qualora Vargas dovesse ribadire al tecnico di voler partire fin da subito, il Napoli dovrebbe necessariamente acquistare un attaccante nei prossimi giorni. A quel punto, lo scambio Pazzini-Gargano con l’Inter si può chiudersi in poche ore. L’ex Fiorentina – esattamente come fatto da Goran Pandev – deve ridursi l’ingaggio visto che all’Inter guadagna 2.5 milioni di euro. Questo, però, non sembra un ostacolo insormontabile per la chiusura dell’affare. L’Inter, infatti, spinge per la definizione della trattativa ed è in attesa di una risposta da parte del Napoli che, per ora, sta temporeggiando. Sergio Floccari l’alternativa dell’ultima ora. La Lazio vuole cederlo, ma non ha ancora trovato l’acquirente giusto. Riccardo Bigon al momento è concentrato su altre operazioni, ma è pronto ad affondare il colpo per il centravanti di Vibo Valentia se non riuscirà a stringere su altri fronti, fermo restando che esiste il concreto rischio di un Floccari già ceduto dalla Lazio ad altre squadre prima degli ultimissimi giorni di Agosto.

Sullo sfondo la gara di domani, passata in secondo piano tra polemiche e mercato. Mazzarri contro l’Olympiakos proverà l’undici che – tenendo conto delle squalifiche – sette giorni dopo scenderà in campo contro il Palermo. Nel cuore del tecnico di San Vincenzo, però, la speranza nemmeno tanto segreta che il ricorso possa riconsegnare titolari preziosi in vista dell’insidiosa trasferta siciliana.

[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttonapoli.net]