Le idee ormai sono chiare, ogni squadra sa quello che gli serve. Necessario, indispensabile, strategico è ora decidere quali sono le priorità, che poi saranno determinate anche dal mercato. L’unico che ancora può cambiare tutto è Berlusconi. Decidere di investire e invertire la tendenza per regalarsi un colpo importante per festeggiare il ritorno alla presidenza. Insomma è chiaro che tutto ruota intorno a Tevez in casa rossonera. Se Berlusconi volesse davvero non sarebbe un problema chiudere la trattativa sia con il giocatore che con il City, certo a cifre diverse da quelle con cui Galliani aveva impostato la trattativa con Kia Joorabchian. Prestito gratuito, stipendio più basso. Per quanto Berlusconi possa essere convinto comunque non si può far finta che queste indicazioni non esistano. E’ per questo che comunque Galliani nel frattempo si è accordato con il Catania per il prestito di Maxi Lopez. La pista B è già tracciata. Si continua a lavorare su quella A per capire se è ancora percorribile. Con una piccola difficoltà in più Tevez è extracomunitario, Maxi Lopez no.
Prendere l’Apache significherebbe precludersi a priori la priorità di andare su Maxwell (che piace anche al Psg) oppure su uno dei centrocampisti che il Milan ha visionato in Brasile (Guillherme dell’Atletico Paranaense o Paulinho del Corinthians su tutti). Ma naturalmente anche qui esiste la pista B, quella del comunitario: i nomi che piacciono di più, in Italia, sono Montolivo, Nainggolan e Behrami. La formula pure deve essere sempre la stessa: praticamente costo zero, prestito con diritto di riscatto. Regalo di Berlusconi o meno comunque al Milan cercano 3 giocatori, uno per reparto. Ci si gioca tutto contro la Juve, almeno in Italia, che non vuole essere da meno. Tanto che sia Tevez che Montolivo sono due giocatori seguiti da entrambe le società. Per ora la Juve l’attaccante l’ha mollato, ma Montolivo no. Soprattutto da quando Conte ha cambiato modulo. Rapporto qualità prezzo non c’è di meglio sul mercato. Ma conterà molto il parere del giocatore a sei mesi dalla scadenza del suo contratto. Il nome nuovo arriva dalla Francia: Gavilons, 1989, mediano del Lione. La Juve ha un piccolo potenziale tesoretto: le cessioni. Da quelli che non hanno praticamente mai giocato con Conte, sia per via di infortuni, che di convinzioni, che per la nuova impostazione di gioco. E attenzione anche alla difesa. Juan compreso, che però è stato bloccato dall’Inter.
Inter che deciderà entro pochi giorni se prenderlo o meno. Poi, appena finita la Champions, deciderà insieme all’allenatore se è necessario un altro arrivo a centrocampo oppure no, visto che Poli è dato in grandissima forma.
Più o meno la stessa situazione anche a Napoli. Anzi a maggior ragione visto che la qualificazione è ancora da conquistare sul campo. Pandev ha finalmente mostrato cosa significa avere ricambi di qualità. Decisivo, integrato. Se dovesse continuare l’avventura in Champions (come tutti ci auguriamo) magari può arrivare qualche altro puntello, in attacco come a centrocampo. Intanto gli osservatori del Napoli sono in giro per il mondo per il nuovo Sanchez (o il vice Lavezzi, fate come volete). E se davvero dovessero arrivare offerte per i gioielli azzurri, state sicuri che De Laurentiis a gennaio non lascerà partire nessuno. A giugno sarà un’altra storia, ma il presidente sarà sempre lì, a vigilare che il suo gioiello non si smembri all’improvviso.
Forse chi ha meno “bisogno” del mercato è la Lazio (anzi complimenti a Lotito e Tare perché hanno dimostrato di avere un grande occhio nella scelta dei giocatori), alla Roma serve assolutamente un difensore centrale (Breno del Bayern nel mirino) e si deve cominciare a stringere sul serio per De Rossi. La sua voglia di Roma non si discute, ma è uno dei migliori centrocampisti del mondo e le squadre che lo vorrebbero per la prossima stagione sono le migliori d’Europa…
[Luca Marchetti – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]