Ma adesso Montella si aspetta almeno un paio di elementi che possano far fare alla squadra un passettino in avanti. Due i reparti su cui intervenire: la difesa e il centrocampo. L’identikit dei due nuovi, potenziali, titolari sembra abbastanza chiaro: un terzino puro, di fascia destra, possibilmente capace di giocare anche dalla parte opposta. E un centrocampista centrale, che possa dare un po’ di sostanza in mezzo al campo, pur capace di inserirsi in un contesto di gioco fatto di palleggio e possesso palla. Sono questi i due reparti in cui, anche a ranghi completi, la Fiorentina ha mostrato qualche carenza. Sulla mediana in realtà i “titolari” sono di qualità, ma serve un’alternativa a Pizarro – che salvo sorprese rimarrà un altro anno – che non garantisce più di 20-25 partite al top dei suoi standard.
Due titolari, dunque, oltre a qualche ulteriore “ritocco” della rosa in quasi tutti i reparti. Il tutto al netto di eventuali, possibili, sacrifici sul mercato. Che aumenterebbero il numero di “titolari” da reperire, ma anche il budget a disposizione della coppia Pradè-Macia. Se partisse Cuadrado, per essere chiari, servirebbe anche un giocatore d’attacco per supportare il tandem Rossi-Gomez, magari un trequartista che permetta a Montella di varare definitivamente il 4-3-1-2 che ha in testa. Se partisse Savic servirebbe, pure, un centrale di difesa in grado di non farlo rimpiangere. Un puzzle non semplice da completare, ma al quale gli uomini mercato della Fiorentina stanno già lavorando da tempo. Aspettando di sciogliere il nodo legato alla comproprietà con l’Udinese.
[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]
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