Mercato Inter: cosa manca al progetto 4-3-3?

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logo-interE adesso si comincerà a fare sul serio. La stagione sta (finalmente) per finire e l’Inter potrà gettarsi anima e corpo per completare un mercato già avviato con abbondante anticipo. Icardi, Botta, Laxalt, Andreolli e Campagnaro sono, di fatto, già nerazzurri. Cinque pedine importanti, ma, per un motivo o per l’altro, il solo Icardi potrebbe ricevere immediatamente i galloni di titolare (Milito out ancora per qualche mese). Per il resto, Campagnaro è quello che più degli altri potrebbe partire in un ipotetico 11 titolare, mentre Botta (infortunato), Laxalt (da inserire gradualmente) e Andreolli saranno verosimilmente riserve. Cosa manca allora per completare il progetto di 4-3-3 sbandierato da Stramaccioni? A guardare bene, mancherebbe un terzino destro, un mediano forte fisicamente e almeno un esterno d’attacco.

Per il ruolo di terzino destro, i nomi che si fanno con maggior insistenza sono quelli di Montoya del Barcellona e Peruzzi del Vélez (extracomunitario). Non convince Konko della Lazio, già vicinissimo al club di Moratti in passato. Da collaudare gli affondi per Vrsaljko della Dinamo Zagabria e Zuniga del Napoli.

In mediana, sono spuntati a sorpresa due nomi nuovi: il francese Schneiderlin del Southampton e l’austriaco Holzhauser dello Stoccarda. Due giovani di belle speranze. Tra i due, è il capitano dell’Under-21 austriaca quello che più potrebbe ricalcare l’identikit di Stramaccioni: robusto (193 cm), forte, mancino. Restano obiettivi difficili, come complicato sarebbe strappare Fernando al Gremio. Lui sì che sarebbe un top: 21 anni, già titolare nel Brasile di Felipe Scolari. L’alternativa è l’altro Fernando, quello del Porto, con il club lusitano che pare abbia abbassato le pretese vista la volontà del ragazzo di cambiare aria. Il nome preferito sarebbe Kondogbia del Siviglia, ma su di lui ci sono già gli occhi (e le mani) del Real.

E veniamo all’attacco. Con Milito, Palacio e, soprattutto, Icardi, il ruolo di punta centrale sembra coperto. Sembra, appunto, perché se poi i tempi del rientro del Principe si allungheranno e il Trenza sarà adattato sulla fascia (probabile), ecco che resterebbe il solo Icardi. Per non ripetere gli errori di quest’anno, verosimile che in rosa resti Longo di ritorno dal prestito con l’Espanyol (ma anche lui è stato operato a una spalla). Detto del probabile addio di Cassano, come attaccanti esterni l’Inter è a caccia di un giocatore in grado di dare profondità, dribbling e fantasia. Tutte doti che avrebbe assicurato Botta. Con l’argentino ex Tigre fuori causa, ecco che dovranno essere almeno due gli arrivi in quella zona del campo. Di nomi se ne fanno tanti, il più vicino a Milano pare Papu Gomez, nonostante l’interesse dell’Atletico Madrid: lui vuole l’Inter, finora l’offerta di 4 milioni più metà Biraghi è stata rifiutata. Le alternative al catanese? Menez e Cerci, oltre a Diamanti. E poi c’è il sogno Markovic. Il Chelsea ha chiuso con il serbo da mesi, ma l’esplosione di Moses (oltre alla disponibilità in rosa di gente come Hazard, Marin, Mata e Oscar), potrebbe ridurre drasticamente gli spazi per il talento del Partizan. Si vocifera che l’arrivo di Mourinho possa aiutare in qualche modo la trattativa con l’Inter, magari per un prestito.

Infine, le chimere: appaiono lontani Alexis Sanchez e David Villa del Barça, così come Luka Modric del Real Madrid. La sensazione è che un grosso colpo verrà contemplato solo nel caso di una partenza eccellente, come potrebbe essere quella di Handanovic (ma il Barça s’è raffreddato) o Guarin. E occhio alla situazione di Alvaro Pereira. L’uruguayano è stato pagato 10 milioni (più 5 di bonus legati a obiettivi praticamente non raggiunti) e non ha ricambiato a pieno la grande fiducia: nuova chance o cessione al miglior offerente? Per lui, come per Guarin, il Tottenham dell’ex mentore al Porto André Villas-Boas pare disposto a spendere parecchio.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]