La voglia di allungare la striscia record in campionato? Il desiderio di fare lo storico Tris di Scudetti? La fame di rivalsa in Europa e l’obbiettivo coccarda in Coppa Italia? No, no, no. Ad unire tutti gli uomini della Juve è soprattutto un principio: «Pogba non si tocca!».
Qualsiasi sia il contesto, qualunque sia l’argomento, tutti finiscono lì, a difendere il francese, per cui dall’Inghilterra arriva l’eco di una stratosferica offerta che il Manchester United avrebbe avanzato per (ri)prenderlo (50 milioni di euro). Persino a margine di una celebrazione pubblica (l’affissione della sua maglia numero “3″ nella sezione “over300″ presenze dello Juventus Museum), Giorgio Chiellini ha dedicato un pensiero alla campagna di tutela del compagno: «Dietro a Pogba c’è la fila, ma lui in un anno e mezzo ha capito quanto sono importanti i nostri colori. Qui è amato da tutti, dal primo all’ultimo tifoso. Paul è arrivato alla Juve in un gran momento e con noi può fare qualcosa di storico».
Chiellini è certo che restino tutti i big “in bilico”. Tra essi non rientra certo Gigi Buffon, ma le parole del procuratore Martina servono a sgombrare (ci fossero) i minimi dubbi: «Chi è il suo erede? Questa domanda dovrete farmela fra tre-quattro anni. Perché Gigi giocherà a Torino fino alla fine della sua carriera». Gigi che ha indicato il punto di partenza anche simbolico della striscia vincente («La sconfitta con la Fiorentina è stata la svolta: se non ci fosse stata quella partita, ora non staremmo parlando delle 11 vittorie consecutive»), ha elogiato di nuovo Conte («il mister ha le caratteristiche adatte alla nostra società, è perfetto per il progetto Juve»), ha posto ancora lontano la Champions («manca qualcosa, ma i lavori sono in corso e i margini di miglioramento li abbiamo»). Sopratutto, il capitano si è aggiunto al coro in favore di Pogba: «Paul è uno di quei giocatori che ti lasciano a bocca aperta. Dopo il terzo, quarto allenamento con noi, ci siamo chiesti se al Manchester United ci vedessero bene…».
«Cedere Pogba è stato l’unico errore commesso da Ferguson», ha non a caso affermato recentemente l’illustre connazionale, Zinedine Zidane. Pentiti, i “Red Devils”, secondo il “Daily Mail”, si sarebbero fatti avanti: vorreste mica credere, del resto, che domenica scorsa Moyes si sia recato fino al triste teatro del “Sant’Elia” solo per Astori? Lo United, comunque, si accoda ad una lista lunga (Psg in testa), ormai formatasi alla porta della Juventus. Porta chiusa.
«La Juventus nella sua storia è stata molto spesso compratrice e rarissimamente venditrice – ha sottolineato Marotta – La nostra volontà è quella di consolidare il gruppo, tenendo però fermi dei parametri economici rigidi. Quindi, non vogliamo vendere Pogba, che è un giocatore importantissimo. In questo periodo abbiamo chiuso la porta, cortesemente ma con una risposta secca: non vogliamo cederlo».
“Amen”, per ora.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]