E anche Natale è passato, una festività un po’ deludente quest’anno per i tifosi rossoneri che sotto l’albero hanno sì trovato i nuovi giocattoli Honda e Rami (e magari prossimamente qualcun altro), ma soprattutto tanto, troppo, carbone a causa di un primo scorcio di stagione a dir poco disastroso.
E pensare che sarebbe bastato davvero poco per passare, sportivamente parlando, delle feste migliori, con uno spirito diverso, e soprattutto una classifica meno sconfortante e più consona al prestigio del Milan. Probabilmente le responsabilità maggiori di questo inizio di stagione da brividi sono da attribuire al mercato estivo dove, non solo sono state acquisite pedine risultate poi poco utili alla causa, ma soprattutto non sono stati acquistati quei tasselli individuati come ideali rinforzi per la squadra. Obiettivi più o meno dichiarati che, per un motivo o per l’altro, sono sfumati e si sono accasati presso altre squadre. Profili di sicuro rendimento che stanno facendo le fortune delle loro nuove squadre.
Basta guardare in casa Roma, sicuramente la realtà più bella e sorprendente di questo inizio di campionato. Una squadra che esprime un calcio piacevole, in cui la qualità dei singoli viene esaltata da un’ottima organizzazione di gioco. Fra questi singoli, spicca sicuramente il nome di Kevin Strootman, pilastro del centrocampo giallorosso. Il giovane centrocampista orange, già pedina inamovibile nella sua nazionale, nella Capitale ha confermato tutte le qualità messe in evidenza nel campionato olandese con la maglia del PSV. Prestazioni che non sono passate inosservate alle dirigenze delle più importanti squadre europee, fra cui lo stesso Milan che pare aver inseguito a lungo il nazionale olandese, per poi abbandonare la pista a causa dell’eccessivo costo del cartellino. Prezzo che invece s’è dimostrato essere adeguato per un calciatore di assoluto valore, che sa abbinare quantità e qualità alle sue giocate. Un profilo di livello internazionale che sa unire corsa e temperamento ad una notevole visione di gioco, doti che lo fanno diventare un centrocampista moderno che ben si adatta al calcio nostrano. Un innesto che alza notevolmente l’asticella della sua squadra, e che avrebbe fatto molto comodo alla squadra rossonera così carente di qualità e personalità nel reparto di centrocampo.
Sempre nella compagine ben guidata da Rudi Garcia milita un altro prospetto a lungo accostato alla società rossonera, ovvero quel Adem Ljajic arrivato dalla Fiorentina. Il giovane serbo, a lungo incompreso e contestato nella società gigliata, nella scorsa stagione è esploso definitivamente facendo le fortuna della giovane squadra di Montella. Croce e delizia della tifoseria viola, l’attaccante ha trascinato i suoi con gol e giocate che gli hanno permesso di avere addosso gli occhi di mezza serie A. Fra questi il Milan che sembrava aver trovato un’intesa di massima col calciatore ed i suoi rappresentanti per un approdo alla corte di Allegri. Ma i dirigenti rossoneri non avevano fatto i conti con i proprietari viola, i Fratelli della Valle, che non solo non hanno riconosciuto e gradito tale accordo, ma hanno impacchettato e spedito la stella serba nella metà romanista della Capitale. Qui l’attaccante, pur non avendo garantito una maglia da titolare, è andato a segno in tre occasioni, ritagliandosi il suo spazio e dando il suo importante contributo alla fin qui magica stagione giallorossa. Un rendimento il suo che sarebbe stato molto utile per l’economia del tridente d’attacco rossonero, fin qui spuntato, deludente e troppo dipendente dagli umori di Balotelli.
Reparto, quello avanzato, dove per un periodo si era pensato anche ad Alessio Cerci, protagonista di un buon campionato la scorsa stagione con la maglia del Torino. Ala, seconda punta, o persino trequartista, l’attaccante romani avrebbe potuto rappresentare il giusto tassello per gli schemi offensivi del Mister rossonero, sempre alla ricerca dell’equilibrio di gioco. Duttilità e doti confermate anche in questo ottimo avvio di campionato, dove il pupillo di Ventura è stato autore di con ben nove centri. Non solo gol, ma tanta corsa e qualità a disposizione della squadra, dove il nazionale azzurro si dimostra indispensabile per l’assistenza ai compagni di reparto (per informazioni chiedere ad Immobile). Sicuramente un calciatore che pare aver compiuto il definitivo salto di qualità e che sembra essere pronto a spiccare il volo verso piazze più importanti e prestigiose, fra cui auspichiamo il nostro Milan che l’aveva già inseguito la scorsa estate.
Obiettivo sfumato come Jorge Luiz Frello, per tutti Jorginho, giovane (22 anni) centrocampista che milita nel Verona. Brasiliano di nascita ma naturalizzato italiano, il gioiello della squadra neopromossa guidata da Mandorlini, si è rivelato nello scorso campionato uno dei prospetti più interessanti della serie cadetta. Qualità che non sono sfuggite agli attenti osservatori rossoneri bravi ad anticipare la concorrenza nel notare la stellina verdeoro , che vanta anche una convocazione con l’under 21 italiana. Un lungo corteggiamento, che riconduceva ad un probabile approdo in rossonero, magari con la formula del prestito, però mai concretizzato. Rimasto nella città scaligera, il mediano è uno dei fari della squadra gialloblù con la quale ha già messo a segno la bellezza di sette reti. Dotato di un’ottima tecnica individuale, come dimostrano alcuni gol su calcio di punizione, il pupillo di Mandorlini è un centrocampista totale, capace di ricoprire tutti i ruoli in mezzo al campo. Un nome il suo del quale sentiremo certamente parlare in futuro, per lui destinato a essere roseo ma difficilmente rossonero.
Dunque un elenco di obiettivi di mercato notati, corteggiati ma poi sfumati che avrebbero fatto sicuramente comodo alla causa rossonera. Calciatori il cui valore di mercato è sensibilmente aumentato e che, per lo stesso motivo, potrebbero non essere più appetiti dalle casse societarie. Stelle luminose ed abbaglianti diventate meteore nell’orbita rossonera. Sogni di una notte di mezz’estate, rimasti tali. Per non aumentare i rimpianti, auspichiamo che il nuovo corso operi con maggior decisione e una buona dose di coraggio in sede di mercato, a cominciare dalla prossima finestra invernale.
[Antonio Dell’Aera – Fonte: www.ilveromilanista.it]