Nell’era Della Valle a Firenze sono arrivati diversi mezzi giocatori (il riferimento non è alle scarse qualità ma alla suddetta formula) il cui destino è stato deciso proprio alle buste. Nell’estate del 2005, la sua prima a Firenze, Corvino presentò offerte misere nelle buste che equivalsero all’addio di Miccoli e Maresca mentre confermarono Martin Jørgensen. Nessuno avrebbe detto che il danese sarebbe rimasto a Firenze fino al Gennaio 2010 e che sarebbe diventato il jolly della squadra. Fu uno scambio di compartecipazioni con Vanden Borre a portare Papa Waigo in riva all’Arno: anche il senegalese divenne di proprietà viola quando Genoa e Fiorentina non misero nemmeno 1€ per lui nelle buste. Stesso esito ebbe l’accordo sempre col Grifone per Kharja: nessuno dei due club lo voleva e così è rimasto all’ultimo dove aveva giocato: la Fiorentina. Adesso il marocchino se n’è andato in Qatar a fare la bella vita. O forse no visto che l’Al-Arabi si trova indietro col pagamento degli stipendi ma questa è un’altra storia. Poche ore ancora e sapremo quale sarà il futuro di Cerci, Tomovic e di conseguenza di tutto il mercato viola: accordi o buste che siano.
[Stefano Rossi – Fonte: www.violanews.com]
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