Tra una settimana si chiude baracca: fine delle chiacchiere, delle boiate, delle panzane, dei prestiti, dei diritti di riscatto e di altre fandonie. Mancano sette giorni e, praticamente, siamo al punto di partenza. Certo, la Juve ha preso Borriello, ma è più emozionante una cena con la suocera a parlar di cucito. Di sicuro tra breve scopriremo che fine farà Tevez, che solo a sentire il nome vien la nausea.
La situazione è chiara: nessuno c’ha capito una mazza. Ma per fortuna il tempo stringe e i pezzetti del puzzle stanno pian piano andando al loro posto. Riassuntino veloce e successive considerazioni: restano in corsa solo il Milan (90%: giusto perché tre settimane fa ho detto che le percentuali sono delle puttanate…) e il Psg (10%). Anzi no, non diciamo bugie: resta in ballo solo il Milan. Del resto uno che rinuncia a un ingaggio di 11 milioni netti a stagione (offerta di Leonardo), significa che ha stretto un patto d’acciaio con Galliani, di quelli che se li sciogli sono cavoli amari. E, dunque, siamo punto e accapo: o gli sceicchi fanno vedere che ce l’hanno più grosso del diavolo (il conto in banca, sia chiaro) e si tengono l’argentino a pascolare nel giardino, o il bomber arriva a Milanello. I sorrisi di Galliani (costanti nell’ultimo mese, eccezion fatta per il 12 gennaio) ci dicono che l’affare sembra più che possibile e la doppietta argentina pure. Sì, il “pacco postale” Maxi Lopez , parcheggiato di lusso, è sempre più rosso e nero. I due (il biondo e il moro), che si assomigliano come si possono assomigliare Sharon Stone e Platinette, probabilmente finiranno a far comunella a casa del diavolo anche se Galliani insiste (“o uno o l’altro”). Ma tutto è appeso a ‘sti fantomatici sceicchi e la sensazione è che non sia così semplice convincerli.
In attesa di levarci il pensiero viriamo su chi si sta muovendo molto bene e senza troppe chiacchiere: Beppuccio Marotta lo juventino. Ieri il direttore generale bianconero ha messo le basi per il colpaccio: Caceres?, Guarin? Macché, i due (anche in questo caso “o uno o l’altro”) possono aspettare. L’attrattiva si chiama Nainggolan e quell’affarista di Cellino sta pensando di accontentare gli amici della vecchia Signora. Conte gradirebbe assai, ma anche in questo caso tocca aspettare ancora un po’. La sensazione? Il centrocampista belga vestirà il bianconero.
Capitolo Inter: tutto è bello, tutto funziona, Milito sembra un ragazzino, Maicon una scheggia, Pazzini vola, Zanetti pare Benjamin Button. Col cavolo. I nerazzurri che parevano bolliti son tornati a trottare ma non basta: il gioco è quello che è, le forze fisiche son destinate a finire. Patron Moratti è sereno (“va bene così”), Ranieri un pò meno (“con la Lazio i ragazzi non mi sono piaciuti”). Il messaggio del mister è chiaro: servono rinforzi. Ma la verità è ben più crudele: non arriverà Lucas, non arriverà Romulo, non arriverà nessun fenomeno. Al massimo Kucka, che sarà anche bravo ma al Genoa quest’anno non ha combinato granché. Del resto Branca era stato limpido un paio di mesi fa: “Entro fine stagione ridurrò drasticamente il monte ingaggi”. Ci riuscirà, soprattutto se il solito Psg tenterà il tutto per tutto per prendere Thiago Motta (ingaggio attuale 3 milioni. Ingaggio a Parigi… seimila fantastiliardi: quelli hanno soldi per tutti ma non prendono nessuno… Bah…). Facile prevedere che alla lunga Ranieri non riuscirà a mantenere la squadra “in quota”. Serve ossigeno, serve velocità, serve una squadra che oltre al catenaccio (eseguito in maniera magistrale peraltro, e nessuno sta facendo ironia) riesca i imporre il proprio gioco (in Champions altrimenti di strada non se ne fa). Certo, è tornato Sneijder e c’è da sorridere, ma l’olandese è fragile come un fuscello e al di là delle chiacchiere ha un piede e mezzo fuori dalla Pinetina. A giugno se ne andrà: lo sa lui, lo sa la moglie, lo sanno un po’ tutti.
[Fabrizio Biasin – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]