FORMELLO – Per un mese senza le geometrie di Matuzalem e per una volta, privo del suo leader difensivo, Andrè Dias, fermato per un turno daL giudice sportivo.
CICLO DI FERRO SENZA MATU, EXTRA LAVORO PER BROCCHI E LEDESMA – Il giorno dopo il pareggio con il Genoa non è dei più felici per Edy Reja che tra 48 ore contro il Lecce dovrà fare a meno di due dei tre brasiliani in rosa. Hernanes, voglioso di riscattare gli “alti e bassi” del “Marassi” non mancherà, guiderà l’assalto ai salentini, primi avversari di un ciclo di gare ad alta intensità, che inizierà nel giorno dei 111 anni e terminerà il 6 febbraio sempre all’Olimpico con il Chievo. Sette partite in 28 giorni (in mezzo anche il derby di Coppa Italia), una gara ogni 96 ore, un mese che lo stesso vice Lopez mercoledì scorso ha definito determinante per le sorti della stagione dei capitolini. E’ tempo di banchi di prova per l’organico a disposizione del tecnico goriziano che adesso come non mai sarà anche chiamato a pescare tra le seconde linee. Un turn-over ragionato ma obbligato, al quale non potrà partecipare l’unico vero “titolare aggiunto” della rosa, Francelino Matuzalem.
“Distrazione del ginocchio con interessamento tendineo, 30 giorni di prognosi”: dalla clinica Paideia a Formello, la notizia è arrivata pochi minuti prima la ripresa della preparazione, necessaria per smaltire le tossine di coloro che sono scesi in campo contro Toni e compagni, e a rilanciare la propria candidatura agli altri. Ovviamente in campo non c’era il brasiliano che dovrà restare a riposo assoluto per i prossimi tre giorni. Lunedì inizierà uno specifico protocollo riabilitativo e tra una settimana effettuerà un nuovo controllo radiografico. Rientro previsto: il 13 febbraio a Brescia. Hanno svolto un lavoro prettamente di scarico anche Brocchi e Ledesma che, in assenza del “Professore” saranno chiamati a caricarsi il centrocampo della Lazio sulle spalle. Per un bel po’, la parola ballottaggio non sarà più usata in quella zona del campo: l’italo-argentino e l’ex rossonero continueranno a fare coppia, con la speranza di non incorrere in contrattempi.
DOPO 18 TURNI DI FERMA DIAS, RENDIMENTO IN DIFESA SCENDE SENZA UN TITOLARE – Avvicendamento forzato, invece, in difesa, dove mancherà il finora “sempre presente” Andrè Dias, fermato dal dubbio cartellino giallo sventolato ieri dal signor Romeo di Verona. Per la quinta volta in campionato, Reja dovrà fare a meno di un titolare assoluto della difesa. Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu: quando ci sono loro la Lazio ha dimostrato di alzare il muro. Lo dicono i numeri, l’ha confermato anche la trasferta del Marassi, dove la porta di Muslera è riuscita a restare imbattuta (non accadeva dal 14 novembre con il Napoli) anche grazie all’intesa di un quartetto che ormai viene ripetuto come un ritornello. I dati parlano chiaro: nelle 13 circostanze in cui si è potuto fare affidamento sulla difesa titolare la Lazio non ha mai subito più di una rete (Bologna, Fiorentina, Milan, Cagliari, Parma, Catania, Inter); anzi in per 6 volte è rimasta immacolata (Chievo, Brescia, Bari, Palermo, Napoli e Genoa appunto). In 3 delle 4 partite in cui è mancato anche un solo elemento basilare la rete si è gonfiata due volte: con la Roma senza Biava, con la Juve senza Radu e Biava negli ultimi minuti, con Udinese ancora senza Radu (non conteggiato il primo impegno con la Sampdoria perché ancora in regime di difesa a tre). Cifre che non possono lasciar tranquillo Reja, che contro i pugliesi si affiderà ancora una volta a Diakitè, in netto vantaggio su Stendardo. Le scelte delle ultime giornate la dicono tutta su una gerarchia ormai mutata. Il centrale partenopeo è stato tenuto ai margini anche a Genova, il gigante francese sembra rappresentare ormai la prima alternativa in tutti i ruoli del settore difensivo. Ha preso il posto di Biava nel finale di Torino con la Juventus, si è mosso da terzino sinistro in assenza di Radu con l’Udinese e ha giocato a destra a Cesena, in assenza di Lichtsteiner.
REJA PENSA A ROCCHI – Nel corso della rifinitura, che andrà in scena oggi alle 15,00, il nodo sarà definitivamente sciolto. Così come si capirà se Reja sta seriamente pensando di rispolverare per l’occasione Tommaso Rocchi, che nell’ultimo impegno del 2010 ha dimostrato di attraversare un buon stato di forma, malgrado le poche apparizioni collezionate. In predicato di osservare un turno di riposo uno tra Floccari e Zàrate. In caso di avvicendamento con il calabrese non cambierebbe nulla, se il prescelto (qualora ci fosse) fosse invece l’argentino a variare sarebbe anche l’assetto: dal 4-2-3-1 (che resta sempre in pole position) si potrebbe tornare all’assetto con due punte (Floccari e Rocchi appunto) ed Hernanes alle spalle. Di questo e di altro si parlerà oggi alle ore 13:00 nel corso della conferenza stampa pre-partita, nella quale tornerà protagonista proprio Reja.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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