Messi, Kakà, Sneijder e le magie di Moratti

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A fare il conto dei campioni affiancati all’Inter nelle ultime due settimane, si potrebbe comporre un dream team di quelli da star male. I nomi di rilievo sono partiti da Edin Dzeko e Karim Benzema, tanto per intenderci, ma sull’apice della torta nerazzurra al gusto di mercato, compaiono i nominativi di Ricardo Kakà e Lionel Messi. In mezzo, altro che pan di Spagna: gente come Diego Forlàn, Luis Fabiano, Emmanuel Adebayor e tanti altri assi accostati facilmente all’Inter. Ovviamente, queste notizie vanno sempre prese non con le molle, di più: nel 90% dei casi si tratta di frottolame clamoroso, ma quando c’è quel pizzico di verità, allora sognare non costa nulla. Ma in realtà, i tanti nomi come Benzema o Dzeko sono lontanissimi, e a dispetto di quanto si può leggere da più parti, l’Inter non è assolutamente pronta a trattare giocatori come il francese, che al 90% resterà a Madrid data la volontà di Mourinho di tenere tre punte di livello nella sua rosa, e per ora ci sono i soli Higuaìn e proprio Benzema.

L’eventuale rinforzo non andrebbe quindi visto come erede dell’ex Lione, ma come un’aggiunta preziosa nello scacchiere dello Special One. Sicuramente però più roboanti sono i nomi di Lionel Messi e soprattutto Ricardo Kakà, avvicinati ai nerazzurri. Su questi frangenti, la situazione è molto più semplice di quanto non sembri: Moratti e i suoi uomini aspettano segnali, se uno dei due si muovesse, l’Inter sarebbe tra i club in prima fila. Ma per ora, è tutto assolutamente fermo.

Non credete però che negli uffici di Corso Vittorio Emanuele non si lavori sul mercato, anzi. Le manovre per stupire tutti stanno già bollendo nel pentolone, come quando nell’estate 2009, Massimo Moratti decise di regalare Wesley Sneijder a José Mourinho con una manovra attentissima. Lì si andò a dimostrare al mondo intero che aspettare anche diverse settimane, e saper pazientare, può essere arma preziosa. Wesley arrivò in chiusura di mercato dopo una trattativa estenuante, costato però solo 14 milioni di euro: Kakà nella stessa sessione ne è valsi circa 65, di milioni, e probabilmente se all’Inter fosse arrivato lui avrebbe fatto il triplo del ‘rumore’ provocato da Sneijder, che invece è il principale candidato per vincere il Pallone d’Oro e si è mostrato uno dei migliori numeri 10 della storia, sicuramente ad oggi uno dei primi tre al mondo. Chi se l’aspettava? Chi avrebbe mai detto che Sneijder, pagato 50 milioni in meno di Kakà, avrebbe regalato una simile stagione? In quell’occasione, si è vista la caparbietà e la grande abilità che c’è in casa Inter nel fare mercato. Purtroppo però non sempre funziona così, e a volte le attese possono durare più tempo: tanto rumore per nulla quest’estate, quando tra le tante voci non è arrivato quasi nessuno. La scelta però è stata chiara fin da subito: o dentro un campione, oppure si resta così, aspettando l’occasione giusta.

E chissà che adesso, con l’Inter seconda in campionato a due punti dalla Lazio e prima nel gironcino di Champions League, non si arrivi a gennaio con una situazione simile (quindi andando a legittimare la scelta estiva, senza attaccare la società come fatto da troppi in modo avventato), e non si presenti una bella occasione? Sicuramente non sarà il caso di Messi, sogno proibito che soltanto tra qualche anno potrebbe diventare reale, ma per Kakà qualcosa potrebbe muoversi. Tra Inter e Real Madrid scorrono acque speciali, dal legame con Mourinho all’amicizia Moratti-Perez, passando per quei 6 milioni di bonus che i nerazzurri dovranno scontare dalle parti del comodo outlet della casa blanca. E’ una semplice ipotesi, perché lo ribadiamo, adesso non c’è nulla. Però siamo abituati ad essere stupiti da Massimo Moratti e dagli attentissimi uomini-mercato nerazzurri, dunque qualcosa potrebbe davvero scoccare. E se l’operazione ricordasse quella di Sneijder, quindi un colpo magari inatteso che può rivelarsi 50 milioni di volte più utile del previsto, allora bisognerebbe inchinarsi. Ricordatevelo tutti, raramente il mago Moratti sbaglia in queste sue manovre. Per ora, sta avendo ragione lui, e il tesoretto di circa 50 milioni è ancora lì, pronto per essere utilizzato. Ma senza andare di fretta: l’Inter sa ed ha sempre saputo quando, come e dove muoversi. E anche stavolta, se i nomi altisonanti restano per adesso solo un sogno, Moratti, come già accaduto con Wesley, non fallirà.

[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]