Nato a Caltanissetta nel 1992, Torregrossa è una prima punta mancina, forte fisicamente e abile nel colpo di testa. È dotato anche di buona tecnica e rapidità, caratteristiche che gli consentono di svariare su tutto il fronte offensivo. La giuria, composta dai giornalisti Daniele Barone di Sky, Riccardo Mancini di DAZN e Raffaele Pappadà di Helbiz e coadiuvata da Cronache di Spogliatoio, si è riunita per la votazione e non ci sono stati dubbi su chi dovesse aggiudicarsi il premio: un contributo fondamentale alla causa nerazzurra che sembrava aver perso lo smalto della prima parte di stagione. Rispetto al mese di febbraio, in cui i toscani avevano ottenuto complessivamente solo 7 punti in 6 gare, a marzo, grazie a Torregrossa, la squadra di mister D’Angelo si è rilanciata nella corsa alla promozione diretta nella massima categoria.
Il Pisa, infatti, ha vinto 4 delle ultime 5 partite e in ognuna vi è la firma di Torregrossa, sia che si tratti di vittorie schiaccianti, come la doppietta nel 3-0 casalingo ai danni della Cremonese, sia gli 1-0 decisivi a Pordenone e in casa contro il Cittadella. I numeri testimoniano le ottime prestazioni dell’attaccante 29enne che ha decisamente “lasciato il segno”: 5 presenze su 5 in campionato, 296 minuti giocati, 5 reti a referto, per una media di un gol ogni 59 minuti.
Prima dell’esperienza con la maglia del Pisa a partire da gennaio 2022, Torregrossa ha guidato gli attacchi di diversi club, fra cui Monza, Lumezzane, Como e, soprattutto Brescia, dove conta 123 presenze e 39 gol.
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