Volto sereno e battuta pronta. Alla vigilia della partita contro il Genoa, si presenta in sala stampa un Sinisa Mihajlovic deciso e ottimista, che mette subito le cose in chiaro: “Sicuramente domani cambieremo qualcosa”.
Prosegue: “Purtroppo gli infortuni fanno parte del lavoro, è vero che siamo stati sfortunati, ma non siamo stati a piangerci addosso dopo l’infortunio di Jovetic. Sono cose che incidono: sulle prestazioni della domenica. Non siamo mai riusciti a lavorare tutti insieme, ma non dobbiamo farne un dramma. Bisogna comunque adeguarsi e lavorare bene come stiamo facendo noi ogni giorno. Nessuno si aspettava questa partenza, neanche i più pessimisti. I problemi ci sono ma dobbiamo risolverli.
Sarebbe troppo bello se andasse tutto bene, ma in questo momento di difficoltà bisogna reagire, lavorare duramente, dare qualcosa in più e cercare di uscire il prima possibile. Anche l’anno scorso con il Catania sono arrivato con un piede in serie B, però alla fine abbiamo vinto con la Juve a Torino e ci siamo salvati con grande spirito di volontà. Ci abbiamo creduto. Quando va male continuano a parlare male della squadra un pò tutti, ma non importa: noi faremo di tutto per migliorare senza leggere giornali o vedere la tv.
Il mio gioco punta sugli esterni? Noi abbbiamo giocato con il 4-2-3-1, una squadra che deve avere sempre possesso palla, quindi i giocatori più importanti sono i 2 esterni. Nelle partite che abbiamo fatto, potevamo andare sul 2 a 0 abbiamo avuto tante occasioni, ma il centrocampo si è allargato troppo. In questo momento con Vargas che si è allenato poco, Ljajic infortunato, Cerci appena arrivato, i giocatori più importanti sono quelli che non stanno benissimo e per questo cercherò di cambiare qualcosa nelle prossime partite. I centrocampisti cercano di fare il massimo, ma sono in 2 e devono coprire tutto il campo. E’ stato un problema non solo con la Lazio, anche con il Napoli. Dobbiamo cercare di migliorare la condizione. Il problema è nell’equilibrio di tutta la squadra, non solo nei centrocampisti. Io non mi adatto mai all’avversario, non cambio il modulo per quello. Giocando con questo modulo, con giocatori che non sono al top, abbiamo diversi problemi.
Passeremo al 4-3-3: cambiare modulo non significa essere più difensivi, ma mettere un centrocampista in più. Ho parlato anche con i ragazzi di questo e loro sono d’accordo con me. Ljajic potrebbe essere sacrificato con questo modulo, comunque vedremo chi giocherà. Frey o Boruc in porta? Non posso dirvi tutto. Oggi ci alleniamo sulla fase offensiva, vedrò chi fare giocare domani. Adesso cerchiamo il bene della squadra e non dei singoli. I migliori in campo di domenica per noi sono stati Gamberini e Kroldrup nonostante le 2 reti prese.
Le motivazioni si sono appiattite? Caratterialmente questa squadra è molta diversa da quella che avevo a Catania: qui se mi metto a urlare, come a un figlio, la squadra piange. A Catania c’era la reazione all’arrabbiatura, quindi dovrò cambiare metodo. E’ vero che hanno fatto bene 5 anni, ma vedendoli in faccia questi giorni sono molto tristi, sono consapevoli di essere in una brutta situazione. Se continuiamo cosi sappiamo che dovremo mettere i guantoni e fare a botte coi tifosi. Comunque ad altre squadre succederà a metà campionato o alla fine. Noi dobbiamo fare passare questo momento, stare uniti. Non è la mancanza di Jovetic e Mutu il vero problema, perché al posto loro giocano altri che devono impegnarsi allo stesso modo.
Sulla battuta del rigore? Ljajic è il nostro rigorista, lo abbiamo deciso prima della partita e Vargas non mi importa se ha avuto una brutta reazione. Le cose stanno così e basta. Cosa preoccupa del Genoa? Io mi preoccupo fino a un certo punto, e penso alla mia squadra. Il Genoa in casa è una squadra temibile che attacca con tanti uomini, ha giocatori veloci e importanti. Anche loro hanno punti deboli. Portare a casa il risultato positivo è fondamentale, sarà una battaglia ma saremo pronti a non mollare mai a sacrificarci tutta la partita. Sono convinto che domani faremo una grande partita. Dopo lo stop con le nazionali alcuni ragazzi si sono stancati, ma devono comunque recuperare la forma, sapendo che se arriva al top farà la differenza. Il top si ottiene solo facendo giocare”.
[Chiara Baglioni – Fonte: www.violanews.com]