“Siamo delusi, perché pareggiare una partita così, in cui meritavamo di vincere, di certo non ci sta bene”. È così che accoglie il punto contro il Bologna Sinisa Mihajlovic, con l’amaro in bocca per una vittoria sfumata nel finale. “Sapevamo che loro si sarebbero chiusi e poi avrebbero attaccato nelle ripartenze, ma di fatto noi abbiamo sofferto poco o niente il loro contropiede. Nella ripresa poi siamo andati in vantaggio e abbiamo avuto le occasioni per chiuderla, ma alla fine siamo stati puniti alla loro prima occasione utile”.
“Questo ci servirà comunque da lezione, perché in certi momenti bisogna saper gestire meglio la gara ed essere un pochino più furbi in certe situazione. Come contro la Lazio, siamo stati colpiti per inesperienza. Ai ragazzi però non posso dire nulla: abbiamo fatto la nostra partita, sapendo che è sempre difficile giocare contro squadre che vengono qui a difendersi in undici. Bisogna però guardare positivo. Classifica alla mano, abbiamo guadagnato un punto sulla terzultima e abbiamo superato il Cagliari. Sono certamente deluso, ma mi piace guardare il bicchiere mezzo pieno. Ora si preparerà il derby che cercheremo naturalmente di vincere”.
In sala stampa si parla poi delle colpe per il gol subito all’ultimo. Con Costa ad aver peccato di ingenuità in occasione del fallo da rigore. Mihajlovic però non colpevolizza nessuno individualmente e taglia corto: “Le colpe e i meriti sono di tutti. Se andiamo sulle colpe possiamo cercare più colpevoli, ma non è giusto: nel calcio si sbaglia e questi sono sbagli che ti servono da scuola. Come ho detto, bisogna fare qualche fallo in più e essere un pochino più furbi in alcune situazioni. La squadra è giovane e cerca sempre di dare il massimo: succede. Il calcio è bello solo quando si vince, ma anche quando non si riesce, l’importante è non perdere”.
Sulle condizioni di Gabbiadini, il tecnico conclude: “Ha detto che stava bene e ha finito la partita senza problemi. Non credo sia niente di grave, non è uscito per infortunio, ma è stato un cambio tattico”. Infine, a chi gli chiede sulle condizioni del terreno di gioco, offre una risposta secca e perentoria diretta chi di dovere: “È un campo di merda. Non sono un giardiniere, però se scivolano tutti un motivo ci sarà. E non è la prima volta”.
[Stefano Orengo – Fonte: www.sampdorianews.net]