A poco più di 24 ore da Inter-Fiorentina la parola passa a Sinisa Mihajlovic, che in sala stampa affronta tutti i temi della vigilia: “Non penso all’ Inter e alla sua Champions, mi preoccupo di far bene con la Fiorentina.
Ho grande fiducia nella mia squadra, stiamo bene sia psicologicamente che fisicamente, anche se giocare a Milano con l’Inter è sempre difficile. Ma questo è il bello del calcio, sono quelle partite che ti danno un vantaggio psicologico, perchè puoi anche permetterti di perdere in un certo modo.
Come a tutti anche a me piacerebbe allenare l’Inter, un allenatore ambizioso cerca sempre di salire un gradino. A me però ora non interessa, penso a restare alla Fiorentina.
Dopo la partita col Milan, che avevamo sbagliato, ci siamo parlati nello spogliatoio e i giocatori hanno capito il messaggio.
Mutu? Si è sempre messo a disposizione dando sempre il massimo, conoscendolo mi aspettavo molto di più. Dipende anche dai problemi che ha avuto.
Vincendo si impara a vincere, poi nel miglioramento dei risultati ha influito anche la condizione fisica ritrovata, che ha fatto aumentare anche l’entusiasmo. Con le grandi facciamo bene, ma non vinciamo. Magari siamo stati un po’ sfortunati, ma ci siamo anche accontentati di alcuni pareggi.
L’atteggiamento della città verso di me? Non vivo molto Firenze, sto quasi tutto il giorno allo Stadio, non sento niente di particolare, l’umore della gente lo sento solo la domenica allo Stadio. Mi piace però l’atteggiamento dei tifosi, mai indifferenti.
Rammarico per la fine del campionato? Più che altro mi dispiace che abbiamo recuperato i nostri infortunati troppo tardi, abbiamo sempre avuto problemi fisici particolari.
Rifondazione? Abbiamo le idee chiare sulla squadra, quando sarà il momento faremo sapere tutto.
Zanetti fa 1000 presenze? Complimenti a lui, è una grandissima persona e un grande professionista con un fisico d’acciaio, non si fa mai male.
Vargas esterno alto? Se sta bene può fare tutti i ruoli, il suo ruolo è l’esterno. rispetto a Mutu permette maggiore copertura, in una partita come questa è più funzionale del romeno, anche perchè su quella corsia c’è Maicon.
Babacar e Ljajic? E’ normale avere alti e bassi anche in allenamento, sta a me occuparmene. Stanno migliorando, so che posso fare affidamento su di loro. Ljajic le sue opportunità le ha avute, Babacar meno ma ha fatto abbastanza bene. Devono comunque crescere.
La Lazio al Franchi? Non mi riguarda.
L’ Inter quest’anno ha avuto tanti problemi, con la rosa al completo sarebbe stata la squadra da battere. Leonardo ha fatto un grandissimo lavoro, ma poi si sono fermati sul più bello. Comunque il Milan ha dimostrato di meritare lo scudetto. L’Inter più forte era quella di Mourinho, ma ha lavorato su una squadra già forte psicologicamente, e quello è merito di Mancini”.
[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]