Alla vigilia del match con il Bologna consueta conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic: “Voglio ricordare che fino al 25 maggio è possibile sostenere la campagna di Save the Children per difendere mamme e bambini. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Sulla partita di domani sono concentrato sulla partita di domani che forse non conta, ma io voglio cercare di vincere sia domani che a Brescia”.
Su Montolivo: “E’ un ragazzo intelligente e un gran professionista, lo conoscevo da avversario e ha confermato quello che pensavo di lui. Sa bene cosa dovrà fare non ha bisogno che gli dica qualcosa”.
Sui ricordi di Bologna: “Tutte le cose che mi succedono nel calcio sono costruttive. A Bologna erano cose più positive che negative e mi hanno fatto crescere. Ringrazierò sempre la famiglia Menarini che mi ha lanciato nel grande calcio come allenatore. A Bologna credo di aver lasciato un ottimo ricordo. Su Malesani è un ottimo allenatore che ha fatto sempre bene, non era facile salvare il Bologna con tutti i problemi in società.I miei giocatori sono tutti importanti, a Bologna trovai un bel gruppo e con tutti sono sto sincero e ho avuto un bel rapporto. Cerco sempre di rispettare tutti, non li ho mai illusi e delusi”.
Sulla scelta dei portieri: “Ho parlato durante l’anno con i tre portieri e non c’è stato nessun tipo di problema. Non mi hanno mai messo in difficoltà e si sono allenati sempre bene. restando positivi.Per il futuro abbiamo idee chiare sui portieri e su tutto”.
Su Gilardino: “Lui e Di Vaio hanno sempre fatto molto bene, sono anche simili come ragazzi veramente bravi. Gila quest’anno ha fatto un po’ meno, Di Vaio ha continuato a fare bene. Possono risolvere le partite n qualsiasi momento. Spero che domani Gila faccia un gol più di Di Vaio”.
Sulla prima stagione in viola e i rapposti con Marcolin: “La mia stagione è stata molto difficile, ma stimolante. Devo ringraziare i giocatori e la società che non hanno mollato mai anche quando eravamo ultimi in classifica. Gli errori li fanno tutti, l’importante è imparare dagli errori commessi. Di sbagli ne ho fatti anche io, l’importante è non ripeterli. Su Marcolin leggo quello che c’è scritto sui giornali se qualche società gli offre la panchina non lo lego. Abbiamo giocato insieme, siamo amici”.
Sul rapporto con i tifosi: “I tifosi se mi vogliono fischiare sono liberi di fare quello che vogliono. Io sono sempre d’accordo con loro. La cosa più brutta è l’indifferenza. Il primo anno con la Lazio mi fischiavano tutti, poi dopo un derby mi hanno cominciato ad applaudire perché sanno che prima di tutto sono un uomo che si prende le responsabilità. Quindi sono convinto che anche a Firenze i fischi dei tifosi diventeranno applausi”.