Protagonista nel finale Manolo Gabbiadini, autore della punizione del 2-0. “Mi ero arrabbiato con lui perché aveva avuto altre occasioni per chiudere la partita e non aveva tirato bene. Poi ha fatto un gran gol su punizione, chiudendola per davvero. Paragonare la sua punizione a una delle mie? – scherza poi il mister -. Quando fa gol su punizione assomiglia a me; quando sbaglia, assomiglia a qualcun altro”.
A proposito di singoli. Mihajlovic si sofferma poi sulle prove di Okaka e Da Costa, protagonisti in positivo della vittoria. “Okaka lo avevo fatto giocare contro il Cagliari e aveva fatto una grande partita. Non è ancora al 100%, ma sta meglio di quando è arrivato: oggi ha fatto un’altra grande prestazione: ha pressato i loro difensori e ci ha fatto salire tenendoci alti: ci ha dato una grossa mano. Sono molto contento di lui, così come lo sono di tutta la squadra. Da Costa? Ha fatto benissimo. È stato sereno, in settimana era fiducioso e ha fatto una grande partita: ci ha dato sicurezza e questa è stata una grande risposta a tutti quelli che domenica scorsa l’hanno fischiato. Per me è incomprensibile che i tifosi della propria squadra fischino un proprio giocatore: lui ha reagito da uomo e sono molto contento per lui”.
In studio gli viene poi chiesto un parere sugli arbitri. Sinisa parla in positivo della situazione attuale, ben diversa rispetto ai tempi dello scandalo di Calciopoli, di quando lui era ancora giocatore. “Oggi gli arbitri, se sbagliano, sbagliano in buona fede perché fanno il loro lavoro – taglia corto -. Bisogna avere rispetto per i ruoli: qualche volta ti va bene, altre volte male. Ma è inutile lamentarsi e non bisogna cercare scuse: non voglio che i miei giocatori lo facciano. Loro devono essere concentrati sul campo e non pensare ad altre stupidaggini. Bisogna avere fiducia negli arbitri”.
Una menzione è dedicata infine alla questione relativa al suo contratto. “Non mi piace parlare di futuro. Il mio futuro è il presente: ora abbiamo un obiettivo che è quello di salvarci – spiega il mister -. Dobbiamo rimanere concentrati su questo e cercare di salvarci il prima possibile, poi una volta fatto, dovremo continuare a giocar bene e fare più punti possibile. Non voglio ripetere l’esperienza fatta dalla Samp l’anno scorso, con sette sconfitte nelle ultime dieci. La mentalità vincente si allena anche di testa: più impari a vincere, più hai fiducia nei tuoi mezzi. Facciamo questo, poi quando sarà finito il campionato, vediamo quello che succede”.
[Stefano Orengo – Fonte: www.sampdorianews.net]
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