Milan, arriva il colpo decisivo: lo scudetto è ad un passo

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L’immagine di una squadra che soffre ma alla fine riesce a portare a casa tre punti decisivi, è la sintesi della stagione rossonera. Il Milan espugna a fatica il Rigamonti con un gol di Robinho e cuce parte dello scudetto sul petto.

Senza Pato, Ibra e Nesta, la squadra di Allegri ha tirato fuori l’orgoglio nel finale e ha condotto in porto una vittoria dal valore stratosferico. Il Milan allunga a + 8 sull’Inter e + 9 sul Napoli, a quattro partite dalla fine, sembra un vantaggio incolmabile. Fare punti su un campo difficile nel momento cruciale della stagione, è la prova di maturità della squadra rossonera, ormai pronta per tornare sul trono del campionato.

Allegri perde Gattuso all’ultimo minuto, al suo posto gioca Flamini, mentre Thiago Silva stringe i denti e scende in campo al fianco di Yepes. E’ un Milan che gioca sul velluto, forse troppo, per la superiorità tecnica mostrata nei primi 45 minuti di gioco. Antonio Cassano, migliore in campo insieme a Boateng, cerca di mettere più volte Robinho in condizioni di trafiggere Arcari. Il brasiliano è uno dei più mobili, grande corsa ma poco concretezza. Lo stesso Cassano sbaglia di testa un gol già fatto. I rossoneri creano molto ma non trovano la zampata decisiva. Il Brescia invece trova pochi sbocchi ed impensierisce raramente Abbiati.

Gli uomini di Allegri gestiscono ottimamente il possesso palla, fino alla trequarti, dove gli sbocchi per andare in gol si riducono drasticamente. Nel finale di primo tempo c’è anche un giallo in area bresciana. Kevin Prince Boateng viene completamente spogliato da Vass, l’arbitro non assegna un rigore solare. Nella ripresa il Brescia entra in campo con maggiore grinta, procurando qualche preoccupazione in più. Al 7′ Cassano si divora il vantaggio tutto solo, senza marcatura e senza pressioni. L’occasione iniziata da Abate e confezionata dal solito delizioso tocco di Seedorf. Poi la staffilata di Robinho cacciata in angolo da Arcari, ancora un’opportunità per il brasiliano.

In seguito solo Brescia, perché i rossoneri soffrono la velocità e le palle alte dei padroni di casa, esempio eclatante sono i calci d’angolo e la punizione battuta da Diamanti a 10 minuti dal termine che colpisce la traversa. Un Milan calato fisicamente, messo alle corde dai cugini. Poi esce fuori il colpo che può chiudere il campionato. Cassano scatta in posizione regolare, temporeggia per l’arrivo di Robinho che finalmente trova la freddezza giusta per superare Arcari. Dodicesimo gol stagionale, forse quello decisivo per lo scudetto. Se il brasiliano è decisivo per il vantaggio, Abbiati è fondamentale per tenerlo in vita con una parata strepitosa, che ricorda quella decisiva di Perugia nel ’99. I rossoneri corrono verso il 18esimo scudetto, grazie ad una difesa imperforabile, la migliore della serie A. La matematica non dice ancora scudetto ma domenica potrebbe già arrivare contro il Bologna.

[Antonio Vitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]