L’attesa svolta non è arrivata, è inutile negarlo: il Milan è apparso lento e impacciato, ma ieri sera i 3 punti sono stati intascati e valgono oro, una vittoria era quello che serviva. Il gruppo attraversa un momento complicato e la tensione attorno al Milan è sempre maggiore, con le indiscrezioni extracampo sempre più frequenti. Quello contro il Cagliari è un successo che restituisce serenità, ecco a cosa servono questi 3 punti, arrivati tramite una prestazione tutt’altro che eccellente e facilitata dall’espulsione di Daniele Conti. C’è ancora tanto su cui lavorare; sabato si va a Parma e tra oggi e domani la trasferta si potrà preparare con la dovuta calma: un’atmosfera tranquilla che a Milanello mancava da tanto, troppo tempo. Le sirene sull’esonero di Allegri si allontanano, ma ora bisogna dare continuità a questo successo. E soprattutto la squadra deve cominciare a giocare.
Anche con Tassotti a guidare la squadra, Bojan rimane in panchina. Nel recente passato il catalano si è dimostrato un grande giocatore, un talento in grado di saltare l’uomo e si fatica a comprendere perché lo staff tecnico rossonero si ostini a non gettarlo nella mischia, neanche fosse un giovincello privo di esperienza. Bojan probabilmente risulterebbe più utile di Pazzini, fino ad oggi apparso spaesato, un pesce fuor d’acqua. Per caratteristiche l’ex Barcellona potrebbe dialogare con i compagini di reparto, contribuendo anche alla fase difensiva, capacità che non rientra certo nelle qualità del Pazzo. L’ex interista (oramai lo si ripete alla noia) ha bisogno di rifornimenti, ma i cross faticano ad arrivare sia da destra che da sinistra, mentre Bojan potrebbe accontentarsi di palloni provenienti per vie centrali. Che sia Pazzini o qualcun altro a lasciargli il posto, caro Milan è ora di concedergli la prima vera chance.
[Mario De Zanet – Fonte: www.ilveromilanista.it]