Milan-Atalanta 0-1: l’analisi del match

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logo-atalantaRossoneri a tratti imbarazzanti, successo conquistato nel primo tempo

MILANO – É bastato un tempo all’Atalanta per conquistare San Siro e tre punti pesantissimi in ottica salvezza. Contro un Milan imbarazzante sotto l’aspetto mentale, fisico, tecnico e tattico, la squadra di Colantuono (ora tornerà insostituibile?), ha avuto vita facile contro una squadra a cui di grande è rimasto solo il nome e il fascino dello stadio.

DENIS SU, PINILLA GIÚ – Se San Siro è casa Atalanta, per Denis è il suo habitat naturale. Dopo 18 partite imbarazzanti, si rende pericoloso colpendo una traversa e poco dopo, segna il gol vittoria sfruttando un assist in profondità di Moralez. Il Tanque, a San Siro, ha sempre regalato grandi prestazioni. Per un Denis più che sufficiente (tranne una conclusione iniziale da terza categoria), c’è da segnalare una prestazione ancora inesistente di Pinilla. Se l’attaccante cileno è questo, saranno guai. La scusa che il giocatore sia fuori forma, non regge assolutamente. Manco un giocatore reduce da un infortunio, ci mette tanto tempo per rientrare in forma. E poi, da qual che mi risulta, Pinilla a Genova si è sempre allenato senza nessun problema fisico. Ripeto, scuse che non reggono, così come Gomez che sembra reduce da un infortunio al crociato, considerato che è da settembre che si allena ma non vede campo.

BENE LA DIFESA – É vero che gli attaccanti del Milan hanno fatto pietà, ma la difesa con Biava e Stendardo centrali, Benalouane a destra  e Del Grosso monumentale a sinistra, ha retto benissimo senza affanni i pochissimi sterili affondi rossoneri.

SECONDO TEMPO, ORDINARIA AMMINISTRAZIONE – Dopo aver messo in cassaforte il risultato, giocando a viso aperto (e sarebbe stato assurdo chiudersi contro questo Milan), nel secondo tempo, l’Atalanta è tornata all’antico chiudendosi in 10 dietro la palla sfruttando le ripartenze veloci di D’Alessandro. Nei secondi 45’ di gioco non è successo praticamente nulla e i nerazzurri hanno vinto con merito una partita sulla carta non impossibile, sul campo risultata piuttosto semplice sotto tutti i punti di vista.

ALTRI CAMPI E CLASSIFICA – Nella giornata in cui i nerazzurri effettuano il doppio sorpasso su Chievo ed Empoli, c’è da registrare il buon pareggio del Cagliari a Udine che resta agganciato al treno salvezza, a meno 4 dall’Atalanta. Le sconfitte casalinghe di Cesena e Parma, decretano quasi definitivamente le prime due squadre destinate a retrocedere. A questo punto, da qui alla fine del campionato, ci saranno 3-4 squadre che si daranno battaglia fino alla fine della stagione per l’ultimo posto per l’inferno.

CALENDARIO – Questa vittoria preziosissima, dovrà essere completata con almeno un punto a Verona prima del big match salvezza contro il Cagliari. Fare almeno 4 punti nelle prossime due partite, si andrà poi ad affrontare il trittico terribile, Fiorentina, Inter e Juve, con maggiore serenità. Ma pensiamo una partita alla volta.

COLANTUONO – Chiudo con Colantuono, mister che ho sempre sostenuto sul campo, un po’ meno in sala stampa. Il mister, è uno contro tutti, non molla mai e anche oggi, nonostante le critiche subite in settimana, ha dato dimostrazione di grande professionalità e di saper leggere le partite come pochi altri del campionato di serie A.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]