Milan-Atalanta: le chiavi tattiche del “Derby lombardo”

Questa sera a San Siro va in scena il “Derby lombardo” tra il Milan e l’Atalanta: in attesa di quello vero, contro i nerazzurri domenica, il Milan coglierà l’occasione per presentare la nuova prima maglia da gara 2012/2013; analizzando la partita, i rossoneri giocano contro una squadra che, nonostante i sei punti di penalizzazione iniziale è già matematicamente sicura della permanenza in serie A, e senza la già citata penalizzazione inflitta dalla giustizia sportiva sarebbe a pari punti con la Roma, ancora in corsa cioè per un posto in Europa League.

La formazione bergamasca è infatti temibile; presenta delle individualità importanti, ma potrebbe avere la pancia piena e non esprimere al meglio le proprie qualità: Colantuono infatti sembra intenzionato a dare un turno di riposo sia a Maxi Moralez che a Carmona; l’assenza di Moralez a centrocampo toglie inevitabilmente una fonte di gioco e una soluzione offensiva all’Atalanta, visto che il piccolo centrocampista ha dimostrato di avere un ottimo senso del gol durante questo campionato. Con l’esclusione dell’Argentino la fonte di gioco principale dell’11 di Colantuono diventerà inevitabilmente Luca Cigarini: non è un caso infatti che il regista all’inizio della propria carriera fosse stato associato da alcuni ad Andrea Pirlo; Cigarini infatti possiede ottima visione di gioco e piedi educati, doti importantissime se dai tuoi piedi parte la costruzione dell’azione offensiva: oltretutto il centrocampista ha fatto male al Milan già diverse volte in passato: in tanti si ricordano la sua rete spettacolare segnata con la maglia del Napoli proprio a San Siro nell’anno di Leonardo. I rossoneri dunque, se vorranno avere la meglio su questa formazione a forte impronta Argentina, dovranno svolgere un attento lavoro sulla linea mediana in fase di interdizione, mandando Nocerino e Muntari  a pressare a turno Luca Cigarini, in modo da soffocare il più possibile la fonte di gioco atalantina.

Altri giocatori da tenere sott’occhio saranno German Denis, che sta vivendo decisamente la sua migliore annata da quando è in Italia, e Matias Ezequiel Schelotto, ala veloce e tecnica di origini italo-sudamericane e di grande prospettiva futura, molto bravo nel saltare l’uomo sulla fascia e creare superiorità numeriche in grado di mettere in difficoltà gli avversari. Grande attenzione dovranno prestare quindi Bonera e Antonini alle incursioni di questo giovane, che può disimpegnarsi su entrambe le fasce anche se preferibilmente viene impiegato a destra.

Inutile aggiungere che i rossoneri sono obbligati a vincere per alimentare le residue, limitate, speranze di scudetto: e se oggi il Lecce di Serse Cosmi non compirà l’impresa a Torino, diventerà durissima ribaltare quello che ormai sembra un pronostico già scritto.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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