Mario Balotelli e Clarence Seedorf, un feeling appena nato ma già ad altissimi livelli. SuperMario e il nuovo tecnico rossonero lavorano insieme da nemmeno una settimana, ma tra i due sono già sbocciati un’intesa e una complicità importanti: l’olandese ritiene Balotelli uno dei perni del suo nuovo Milan e un calciatore che dovrà maturare definitivamente per il bene suo e della squadra. Il Professore ha voluto tenere un dialogo con il numero 45 già nel corso del primo allenamento milanista: Balo ha il potenziale per diventare un campione, ma deve superare i limiti caratteriali che ne hanno spesso frenato la piena maturazione e per questo motivo l’olandese ha voluto lavorare da subito sul piano emotivo.
La posizione di Balotelli nel nuovo 4-2-3-1 di Seedorf, tuttavia, ha lasciato qualche dubbio. Nella gara col Verona, SuperMario non ha fatto il riferimento centrale ma ha svariato per tutto il fronte d’attacco, andando spesso a prendere il pallone anche prima della trequarti offensiva rossonera. A Mario piace partire da lontano, puntare l’uomo in velocità e sentirsi libero di svariare e muoversi per il campo: rimanere imbrigliato nel ruolo di centravanti puro non è nelle sue corde. E infatti SuperMario, nel post partita di Milan-Verona, si è detto soddisfatto del suo nuovo ruolo nel Milan: “Mi trovo bene nel ruolo di prima punta, ho toccato più palloni ed è andata meglio“.
Nel 4-2-3-1, però, è necessario che il centravanti sia anche un riferimento per le tre mezzepunte, in particolare perché deve essere in finalizzatore delle trame offensive dei trequartisti: e Balotelli, giocando praticamente a tutto campo, domenica sera non ha potuto riempire al meglio l’area di rigore. Il problema principale mostrato dai rossoneri in fase offensiva, comunque, è stata la mancanza di intesa tra le bocche da fuoco e i pochi movimenti senza palla: grane, comunque, più che fisiologiche, considerando che la squadra era alla prima partita con il nuovo modulo e che uno degli assi offensivi, Honda, deve ancora trovare l’affiatamento con i compagni e calarsi al meglio nella nuova realtà rossonera.
Balotelli, in ogni modo, è entusiasta del nuovo modulo ma soprattutto del nuovo allenatore: e questo, per uno come Mario, è fondamentale. Nella sua carriera, il 45 ha sempre dimostrato di dare il massimo quando ha un rapporto speciale con il proprio allenatore: Roberto Mancini nell’esperienza all’Inter e Cesare Prandelli in Nazionale sono due esempi emblematici. Le premesse perché Balotelli si esalti con la nuova conduzione tecnica di Clarence Seedorf ci sono tutte: la dedica di SuperMario al Professore dopo il gol con il Verona, e la risposta stessa dell’allenatore, è stata una scena degna di un blockbuster americano. D’altronde, Balotelli avrebbe rivisto in Seedorf niente meno che José Mourinho: secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, Mario avrebbe confidato a qualche amico di aver ritrovato in Clarence la stessa carica niente meno che dello Special One.
[Nicolò Esposito – Fonte: www.ilveromilanista.it]